Nei giorni del Conclave, a Napoli sanno chi eleggere Papa. Lui è dovunque. In difesa a inzuccare. A centrocampo a dare una mano. E in attacco a fare il centravanti

FALLI DA DIETRO (rubrica nata nel 2008. Le rubriche omonime nate successivamente sono imitazioni)
COMMENTO ALLA 34° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25
Fumata azzurra.
Si è spento il sole a San Siro.
Lo scudetto vola verso Napoli.
La lunga domenica azzurra inizia alle 15.
Il trepidante tifoso si aggrappa al video avido nel desiderio dell’esito del Meazza.
L’Inter senza Bastoni e senza armeno deve assolutamente vincere.
Anche per cancellare l’onta del derby settimanale.
C’è un guaio però. Vuole vincere anche il Fettina.
Manda in campo una squadra decisamente offensiva. Centrocampo alto molto dinamico con al centro Konè preferito a Paredes.
Ma soprattutto sorprende la scelta di Soulè nel territorio di Dimarco.
Ed è proprio l’argentino a infilare Sommer incolpevole e a mandare in vantaggio i Sangue Oro.
Non saranno mai più raggiunti.
La reazione nerazzurra sarà fiacca e poco incisiva.
E saranno ancora i Sangue Oro a essere pericolosi.
E grazieranno più di una volta gli affannati e inconcludenti interisti.
Terza sberla consecutiva in un momento cruciale della stagione.
Appena un mese fa dalle parti di Milano i bauscia ganassa si sprecavano spavaldi in millanterie di triplete.
Oggi i Marotta boys devono fare i conti con una realtà assai diversa.
Una squadra cotta nelle gambe e nel cuore.
E alle porte c’è il Barca. Pronto a suonargliene ancora.
Lo scudetto bollente di fuoco, cade nelle mani dei trepidanti tifosi azzurri.
Che, sorpresi, se lo rimbalzano fra loro.
Ora quattro ore di impazienza.
Ognuno occupa il tempo come può.
Alla Juve che certamente batterà il Monza, io scelgo di rivedermi un po’ di “The Hateful Eight” di Tarantino.
A un certo punto Kurt Russell fa: ” Farti sentire in svantaggio è un vantaggio che intendo mantenere”.
Non posso non pensare a Inzaghino.
Al Maradona si deve solo vincere.
Ci pensa Scott.
La leggenda scozzese.
L’Highlander che ci ha regalato il destino.
Già, il destino. Sia benedetto quel tale che ci rubò Brescianini e costrinse la società a prendere Scott.
Nei giorni del Conclave, a Napoli sanno chi eleggere Papa.
Lui è dovunque.
In difesa a inzuccare. In centrocampo a dare una mano.
Ed è in attacco a fare il centravanti.
Fra le immagini della festa finale, una è assai significativa.
Elmas il nostro Zircone macedone era lì, fra gli azzurri. Sembrava proprio rammaricato di non poter esultare con loro.
Ora la cosa più difficile è gestire questa esplosione di gioia.
Poi basteranno tre vittorie e un pareggio.