Dopo la nomina a nuovo ds del Milan(manca solo l’ufficialità), Paratici ha incontrato a Milano il procuratore di De Zerbi. Restano da capire i margini per strapparlo al Marsiglia

Dopo la nomina a nuovo di ds del Milan di Fabio Paratici (manca solo l’ufficialità del club), il dirigente si è messo subito all’opera. Repubblica segnala che “Paratici agirebbe inizialmente da consulente esterno fino al 20 luglio, quando terminerà la squalifica per il caso plusvalenze“. Secondo la Gazzetta dello Sport, il Milan di Paratici parte da De Zerbi, è lui che il nuovo ds vuole portare a Milano per costruire un progetto a lungo termine. Paratici ha già incontrato l’agente del tecnico al momento al Marsiglia, club con cui ha firmato un contratto di tre anni. Ci sono quindi da capire i margini di un’operazione costosa.
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De Zerbi è il preferito del Milan, Paratici vuole partire da lui
Sulla Gazzetta si legge:
Nei giorni scorsi Paratici ha incontrato a Palazzo Parigi, nel centro di Milano, Edoardo Crnjar, procuratore di Roberto De Zerbi. Un meeting già a tinte rosse e nere? Andiamoci piano. De Zerbi è, però, il nome preferito tra gli allenatori emergenti con cui costruire un progetto a lunga gittata. Il perché si può riassumere in due considerazioni: ha idee di gioco in linea con la storia del Milan e calcisticamente si è formato sui campi di Milanello (da giocatore, fino alle soglie della prima squadra). Le tre avventure all’estero (Shakhtar Donetsk, Brighton e Marsiglia, dove è ora) hanno poi accresciuto il pedigree internazionale di Roberto, che adesso potrebbe aver voglia di rimettersi alla prova in Serie A, finalmente alla guida di una big. Restano da capire – eventualmente – i margini per strapparlo al Marsiglia, club con il quale ha firmato la scorsa estate un contratto triennale e con cui è in corsa per un posto nella prossima Champions League.
Gli altri nomi per la panchina rossonera
Ovviamente ci sono anche i piani B, C, D e il sogno. Ne parla sempre la Gazzetta:
Naturale pensare, innanzitutto, a due profili con cui Paratici ha lavorato alla Juventus: Antonio Conte e Massimiliano Allegri. Il primo oggi lotta per lo scudetto al Napoli, il secondo è invece libero, dopo la fine della sua seconda esperienza in bianconero.
Sulla preferenza per un italiano abbiamo detto, ma c’è un’eccezione. Quale? Un colpo di teatro, un tecnico top mondo alla Guardiola.