In conferenza: «Avevo detto che il Napoli non era una squadra di passaggio, poi Kvaratskhelia se n’è andato. Non posso mantenere tutto quello che ho detto»

Antonio Conte, tecnico del Napoli, interverrà alle 15:30 in conferenza stampa per presentare il match di domani in casa del Monza valido per la 33esima giornata di Serie A.
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Conte: «Prima di tutto c’è da conquistare un piazzamento in Champions»
Solo una questione di pressione? A chi la sente di più?
«Prima di tutto c’è da conquistare un piazzamento in Champions League, avremo l’opportunità di avvicinarci ancora di più, facendo un buon risultato, a un traguardo prestigioso e non preventivabile a inizio anno. Però siamo lì e chiaramente cerchiamo di dare quanto più fastidio possibile fino alla fine».
Garantì un Napoli competitivo. Quanto manca per la ciliegina sulla torta?
«Sono state dette tante cose a inizio anno da parte mia. Alcune cose le posso confermare, altre no. Io non rinnego niente, però poi ti rendi conto di alcune situazioni e non mi sento di confermare tutto quello che ho detto, anche su Kvaratskhelia per esempio, dissi che il Napoli non doveva esser un club di passaggio. Durante questi otto mesi a Napoli ho capito che tante cose qui non si possono fare».
Circa 10mila napoletani a Monza che sognano. Cosa si sente di dire?
«Di continuare a sognare, noi dobbiamo alimentare il loro sogno, stiamo facendo qualcosa che va al di là delle aspettative viste le premesse e cosa era accaduto l’anno scorso. Noi ci siamo, dobbiamo continuare ad alimentarlo con tutte le forze, sappiamo che non è facile, non è stato facile finora e ci saranno altri ostacoli da superare e dovremo essere bravi come lo siamo stati finora, senza alibi, facendo con quello che abbiamo. Noi siamo i primi a voler alimentare, la passione che ci hanno trasferito merita questo»,
Da 91 giorni il Napoli non vince in trasferta. Cosa fare di diverso?
«Chiaramente sono dati e sono inconfutabile. C’è un dato di fatto, siamo secondi a tre punti dall’Inter. Anche se magari non si vince da un bel po’, significa anche che non si perde da tanto. Alcune partite ce le hanno pareggiate negli ultimi minuti o nel recupero. Situazioni in cui non siamo stati particolarmente fortunati. Detto questo… Noi abbiamo comunque tutti quei punti e siamo secondi, frutto di una regolarità di campionato tra casa e trasferta. Poi possiamo dividere i periodi, ma la squadra ha dimostrato di avere regolarità. Vorremmo riprendere a vincere fuori casa, in tutte le partite partiamo per vincere».
Quali cose non si possono fare?
«Ho già risposto, non c’è bisogno di sottolineare. Andiamo avanti».
Toccherà a Rafa Marin?
«Abbiamo lui, toccherà a lui. Lui è uno dei quattro difensori. Due infortunati, se la matematica non mi inganna, 4 difensori meno due, rimangono Rafa Marin e Rrahmani».
Conte su Buongiorno e poi sul calcio italiano:
«Complimenti all’Inter, ha raggiunto le semifinali di Champions contro una squadra molto forte. Vanno fatte i complimenti, non c’era bisogno di questa partita per capire quanto fosse forte. Proprio questo rafforza il campionato che stiamo facendo, noi stiamo facendo qualcosa id straordinario. Negli ultimi anni tutto il calcio italiano in Europa si è fatto rispettare. Forse il terzo anno consecutivo che centriamo semifinali o finali. Può capitare una volta per caso, ma quando diventa una costante significa che c’è un calcio di livello. Su Buongiorno stiamo monitorando la situazione, non vogliamo mettere date, fretta, pressione. una situazione in fase difensiva molto critica. Speriamo possa recuperare presto, detto questo alibi zero, domani si va in campo per vincere».
Che tipo di insidie nasconde il Monza?
«Le partite vanno giocate. Quando avevo appena esordito, in Roma-Lecce, Lecce retrocesso da parecchi mesi, abbiamo vinto in casa della Roma e la Roma ha perso lo scudetto. Ho un’esperienza molto particolare e per dire ai miei calciatori di tenere le antenne dritte. Le partite bisogna prendersele, dobbiamo dimostrare la maturità necessaria da squadra che sta lottando per lo scudetto, nessuno ci regalare niente. Sono partite dove c’è tutto da perdere».
Chi si sente che possa segnare domani?
«Oggi Di Lorenzo, perché è partito forte. Mi aspetto da lui qualche gol in più, ha le capacità, le qualità, la personalità e tempi di inserimento e si è un po’ fermato. Mi aspetto da lui che ci dia una spinta in più. sperando di portare bene come l’altra volta».