Il commento di Sergio Sciarelli. Da Conte e il suo staff, Oriali, alla rosa rafforzata grazie a presidente e direttore sportivo, al pubblico, e ovviamente ai calciatori

Nel Napoli c’è stato un lavoro corale che ha portato a una posizione di classifica insperata
In un campionato veramente strano, caratterizzato dalla caduta delle squadre pluriscudettate e da un generale andamento sottotono, ha preso corpo la sorprendente avventura del Napoli. Partito con un obiettivo di ingresso in Champions, si trova oggi in una posizione che, per motivi di scaramanzia, non vogliamo per il momento chiamare con il nome giusto, per demerito delle nobili decadute (Juventus e Milan), del tracollo finale della stessa Inter, per la quale al posto del “triplete” si è verificata una inattesa triplice sconfitta.
È il momento, dunque, di richiamare i motivi principali di un successo, che si va delineando, e di rinviare le riflessioni su due punti rilevanti: le avvisaglie di un divorzio tra allenatore e presidente e, soprattutto, i piani o propositi per vedere il Napoli di nuovo protagonista nelle competizioni internazionali.
Di cosa e a chi noi tifosi dovremmo oggi essere grati per le soddisfazioni ricevute in un campionato che è alle battute finali?
Tenendo conto della situazione di partenza (un campionato davvero disastroso l’anno scorso, uno spogliatoio sfilacciato e con campioni attratti solo dal dio denaro, una tifoseria delusa e, quindi, molto critica ne confronti della società), sembra un miracolo la rinascita realizzata in tempi così brevi.
La ricostruzione della squadra compiuta con un gruppo di giocatori affiatati e motivati è senz’altro merito dell’allenatore e del suo staff, Oriali in testa, il rafforzamento della rosa con l’ingresso di un giocatore di livello mondiale e di altri ottimi acquisti, dovuto alle decisioni del presidente con il concorso di un direttore sportivo di riconosciuto prestigio, l’entusiasmo di una tifoseria artefice di un “sold out” permanente al Maradona, sono i pilastri su cui è cominciato un lavoro che ha portato ai risultati di oggi e che dovrà concludersi con la conquista di un traguardo certo insperato, ma in ogni caso meritato.