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Non c’è Thuram, ma non c’è nemmeno il vero Lautaro. Dal Bayern si è spenta la luce (Il Giornale)

L’Inter sembra una squadra stanca, sfibrata e sfiduciata. Da nove partite la squadra di Inzaghi subisce gol con allarmante continuità

Non c’è Thuram, ma non c’è nemmeno il vero Lautaro. Dal Bayern si è spenta la luce  (Il Giornale)
Inter Milan's Argentine forward #10 Lautaro Martinez (R) and Inter Milan's French forward #09 Marcus Thuram (L) react as they leave the pitch during the Italian Serie A football match between ACF Fiorentina and Inter Milan at the Artemio Franchi stadium, in Florence, on February 6, 2025. Alberto PIZZOLI / AFP

L’Inter non segna da tre partite consecutive, perdendo tre match di fila; non era mai successo con Simone Inzaghi in panchina. L’assenza di Marcus Thuram si è fatta sentire più del dovuto; senza di lui, anche Lautaro Martinez sembra spento.

L’assenza di Thuram è la causa principale della crisi dell’Inter

Gianni Visnadi su Il Giornale scrive:

L’idea è che l’Inter sia una squadra stanca, sfibrata e sfiduciata. Per questo forse alla fine San Siro la applaude, perché ripensandoci oggi, la qualificazione col Bayern sconfina nell’eroismo sportivo, per quanto l’avversario fosse menomato dagl’infortuni. È come se la luce si fosse spenta quella sera. Da lì in avanti, 3 sconfitte consecutive in una settimana, quando invece in 4 stagioni mai Inzaghi aveva perso 3 volte di fila. E sempre senza mai segnare: l’assenza di Thuram contro Bologna, Milan e Roma più che una semplice coincidenza statistica ne è la causa principale. Non c’è ThuLa senza Thuram, ma forse non c’è nemmeno il vero Lautaro, anche stavolta fra i peggiori. Stanco, nervoso, inefficace, eppure insostituibile. Nel frattempo, anzi da 9 partite, l’Inter subisce gol con allarmante continuità. E non parliamo di distrazioni o casualità, anche se il gol di Soulè che decide la partita nasce da una flipperata di quelle che ti colpiscono quando tutto gira storto.

Marelli dice quello che Inzaghi non ha voluto dire: «Manca un rigore per la trattenuta su Bisseck»

L’ex fischietto, Marelli, ha parlato ai microfoni di Dazn dove ha fatto notare l’errore di Fabbri e il mancato calcio di rigore non assegnato ai nerazzurri:

«La trattenuta di N’Dicka inizia molto prima che la palla arrivi nella zona di Bisseck. In questi casi bisogna tenere in considerazione un aspetto: se il giocatore si trova in vantaggio, cioè Bisseck, si aiuta a sua volta con le mani trattenendo. Nello specifico non c’è alcun aiuto da parte di Bisseck che viene trattenuto. Il difensore dell’Inter non fa nulla ma viene fermato vistosamente, questo è calcio di rigore e il Var poteva intervenire e non lasciare la decisione del campo».

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