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Pagelle – È stata la manita di Scott, il Napoli si è ripigliato quello che è stato suo per tanti mesi

Giusto il sacrificio di Buongiorno, l’emergenza è ormai l’habitat naturale della squadra. Tra Conte e De Laurentiis una tregua salvifica

Pagelle – È stata la manita di Scott, il Napoli si è ripigliato quello che è stato suo per tanti mesi
Napoli 27/04/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Torino / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Scott McTominay

Le pagelle di Napoli-Torino 2-0, a cura di Fabrizio d’Esposito.

MERET. Stavolta nella vigilia in albergo, seppur domestica, non si perde, anzi, e il giovane Meret nelle sue giocate pedibus palesa sangue freddo, freddissimo, per citare il Duce Aurelio in versione pacifista e prodigiosamente silente (un altro miracolo di Francesco?). Le parate stanno a zero, stasera, e la porta è illibata per la terza volta consecutiva – 6,5

DI LORENZO. Al Maradona si pugna soprattutto coi nervi e l’Eurocapitano è un maestro zen che infonde calma e ancora calma nella cabeza e nel corazon dei compagni. L’uno a zero principia da lui, in questa insolita partita verticalissima tra il Maestro Conte e un suo bravo discepolo: l’Eurocapitano benedicente imbecca Zambo in un perfetto angolo retto che arriva a McDomine (questa la rubo a Massimo Perrino, amico vero) – 7

RRAHMANI. La torre di Amir, monumento nell’area azzurra – 7

BUONGIORNO. Il sacrificio del Corazziere Sabaudo, non pienamente recuperato, in una serata del genere, pesante e speranzosa allo stesso tempo, è stato giusto: la vittoria di questa domenica 27 aprile è stata edificata soprattutto là dietro. Certo, poi Buongiorno si è bloccato di nuovo ma l’emergenza è ormai l’habitat naturale di questo Napule che alla quindicesima di ritorno si è ripigliato quello che è stato suo per tanti mesi, il vertice della classifica – 7

RAFA MARIN dal 64’. Il ragazzone ispanico si applica con grandissima attenzione, senza ingenuità e senza cazzate – 6

OLIVERA. Lì a sinistra si stenta nell’offesa almeno nel primo tempo, epperò Mati l’uruguagio compensa con quel suo perenne movimento oscillatorio che stronca o recupera – 6,5

RASPADORI dall’85’. Senza voto

ANGUISSA. Zambo, il papa nero. Lui e McDomine sono l’inedita avanguardia rivoluzionaria del Conte made in Naples – 7

BILLING dal 58’. Il tempo di entrare e centra la traversa con la cabeza. Filippo il Lungo si dedica soprattutto a una preziosa interdizione – 6,5

LOBOTKA. Come detto, è stata una partita verticalissima e il Caro Lobo ammaestra e amministra centinaia di palloni col dono dell’ubiquità: dalla difesa alla trequarti volando sulla terra di mezzo – 7

GILMOUR dall’85’. Senza voto

McTOMINAY. Cinque gol nelle ultime tre partite. È stata la manita di Scott – 8

POLITANO. Come Zambo, Na-Politano vanta un assist decisivo nel replay del gol di Scott il Ross. Indi è infaticabile nel tenere palla e ripiegare in difesa – 7

LUKAKU. Lukakone Nostro è meno decisivo del solito, ma la sua carica morale si propaga tra tutti i compagni – 6

SIMEONE dall’85’. Senza voto, al cospetto del papà

SPINAZZOLA. Nel secondo tempo si comincia a giocare anche a sinistra e Zio Spina continua a vivere la sua nuova giovinezza, tirando sino in fondo, al 95’. La traversa di Filippo il Lungo origina da un suo traversone – 7

CONTE. Il tifoso napoletano è cattivo e stasera la squadra lo è ancora di più, in una perfetta combinazione di possesso palla e fascio-verticalismo (le fasce per aggirare oppure una profondità essenziale, senza fronzoli). L’aprile azzurro e contiano finisce che è una bellezza, in uno stato di sospensione ecumenico: il papa è morto, Trump e Zelensky si parlano nella basilica di San Pietro e anche tra il Maestro in pace e il Duce Aurelio è scattata una tregua salvifica per raggiungere il Paradiso. L’estasi non può mai essere divisiva quando comincia a carezzare il prodigio. Oje core ‘e chistu Scott – 8

ARBITRO MARIANI. Partita tosta ma senza episodi controversi – 6

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