Il caso riguarda la presunta truffa nel passaggio di proprietà (e relativo aumento capitale di 40 milioni) a Dani Sucu. L’ex presidente: «Non tornerò nel calcio, è un capitolo chiuso»

Si è concluso in poco più di un’ora l’interrogatorio di Enrico Preziosi presso il tribunale di Genova, nell’ambito dell’indagine avviata dalla Procura in merito al recente cambio di proprietà del Genoa Cfc. L’ex presidente rossoblù, convocato in qualità di testimone dal pubblico ministero Alberto Landolfi, ha scelto il silenzio una volta uscito dall’aula: «Ragazzi, non devo dire niente, siamo qui. Ho fatto la mia ultima audizione e basta», ha dichiarato stringatamente ai giornalisti presenti, come riporta Telenord.
Preziosi sentito in procura a Genova per presunta truffa che riguarda il club (Telenord)
L’inchiesta ruota intorno alla cessione delle quote societarie, passate dal gruppo A-Cap – che aveva rilevato il credito principale dal fondo 777 Partners – all’imprenditore romeno Dani Șucu. Il passaggio di mano è stato accompagnato da un aumento di capitale di 40 milioni di euro, approvato dal consiglio di amministrazione del club. La Procura indaga ipotizzando una possibile truffa legata all’operazione.
Nei giorni precedenti, il magistrato aveva già sentito altre figure coinvolte nella vicenda, tra cui l’ex presidente Alberto Zangrillo (attualmente ancora membro del Cda) e l’avvocato Andrea D’Angelo, azionista di minoranza e critico dell’intera operazione. Entrambi sono stati ascoltati come persone a conoscenza dei fatti. Nel frattempo, la questione ha avuto un primo riscontro anche sul piano civile. Il tribunale ha respinto il ricorso di A-Cap che chiedeva il blocco del trasferimento di capitale verso Șucu. Come spiega Genova 24, questa decisione ha legittimato l’operato del consiglio di amministrazione, rafforzando la posizione della nuova proprietà e indebolendo le contestazioni del gruppo assicurativo.
A-Cap, nel proprio esposto, sostiene di essere stato escluso indebitamente dall’esercizio del diritto di opzione, nonostante i crediti vantati nei confronti di 777 Partners. Secondo la loro ricostruzione, questo li avrebbe danneggiati nei successivi assetti societari, aprendo di fatto la strada all’ascesa di Șucu.
«Non c’è bisogno di un mio ritorno»
Riguardo alla situazione attuale del Genoa, Preziosi si è mostrato piuttosto distaccato:
«Mi pare che la società sia ben amministrata, non credo che abbia bisogno di un mio intervento» ha detto. Ha poi escluso categoricamente un possibile ritorno nel mondo del calcio: «È una pagina chiusa. Sono fuori da cinque anni, non ho più avuto nulla a che fare con questo ambiente.»
Tuttavia, il legame emotivo con i colori rossoblù non sembra essersi spento del tutto. «La squadra mi piace, gioca bene. Vieira è un ottimo elemento e sono contento per come stanno andando le cose» ha dichiarato ai cronisti. Sulla nuova gestione societaria e sull’attuale proprietà non ha voluto esprimersi, mentre a chi gli ha chiesto se si senta ancora genoano ha risposto senza esitazione: «Assolutamente sì.»