Scott Scott Scott come Kim Kim Kim. Installate un leone a Piazza De’ Martiri. Meret gioca a burraco con lo steward a bordocampo

Quattro giornate, solo quattro. La Resistenza azzurra, tra infermeria e numeri
Scott Scott Scott come Kim Kim Kim.
C’è chi conta i centimetri delle rimesse e versa lacrime sui calendari, e chi aggiunge un altro santo profano alla sua collezione.
Installate un leone a Piazza De’ Martiri
Fategli un Murales grande quanto il muro di Capodimonte.
Pronti via, a Milano Ranieri accartoccia ciò che resta di Inzaghi. Soulé fa partire Napoli-Torino che comincia alle 15.22. Dopo, è tutta sofferenza che mitiga l’attesa della gioia.
Sette minuti, sette. Il leone ruggisce e lancia il messaggio allo stivale. Strappate le veline, serrate i denti.
Ma davvero credevate allo scippo Brescianini?
Siete gli stessi del triplete a settembre…
Palla a centro. Il Torino ci prova, Vanoli col passare del tempo è sempre più Panariello che imita Renato Zero. Ma sbattono su Alex Magno Buongiorno, al venti per cento.
Matteo apre la finestra, Scott si affaccia, e chiama a raccolta la folla per intonare la serenata.
Due a zero
Fine primo tempo,
Sintesi:
Stiamo volando senza ali; solo con la forza della passione.
Ripartiamo. Il Torino prova a far rumore ma Meret continua il suo personalissimo burraco con lo steward a bordo campo.
Non succede niente
Ilic stende Zambo nostro. Entra Philip Billing e alla prima palla colpisce di testa la traversa.
Vanoli mette tutti i suoi offensivi; Noi vediamo Buongiorno arrendersi. Stiamo arrivando alla meta gattonando, con tutto quello che ci è rimasto dentro.
E c’è chi parla e chi scrive cammino in discesa… Profani!
Spinazzola sembra Roberto Carlos, Matteo giganteggia. Lazaro, nel recupero, regala il primo tiro verso la porta ai granata.
Gestiamo con tale serenità. che sembra di dormire accanto a chi ami, con la sveglia disattivata.
Ci riprendiamo la vetta, la strappiamo con merito, con i muscoli fragili e con gli occhi arrossati.
Aggrappati al filo del sogno, come trapezisti che rischiano di cadere per la gioia di un abbraccio.
Quattro giornate, solo quattro. La Resistenza azzurra, tra infermeria e numeri, rimanda lo Scugnizzo a riportarlo, capovolto.