Il presidente dei tifosi dell’Atletico al Mundo Deportivo: «Il Var ha visto un altro video rispetto a quello successivamente mandato in giro dalla Uefa»

Il rigore di Julián Alvarez nel derby di Champions tra Real ed Atletico Madrid continua a far parlare di sé. Come noto, venerdì scorso l’Unione Internazionale Club Tifosi dei Colchoneros ha pubblicato una perizia che rileva delle anomalie nel video utilizzato dalla Uefa per giustificare l’annullamento del gol di Alvarez. Mundo Deportivo ha intervistato in esclusiva il presidente dell’organizzazione, Eduardo Fernandez.
Il derby Champions di Madrid non è ancora finito: l’accusa sul rigore di Alvarez
“Dopo tutto quello che è successo, Eduardo afferma che «sembra chiaro che è successo qualcosa di strano. Non oserei ancora dire che si sta verificando un caso di manomissione della competizione perché non abbiamo ancora le prove, ma penso che gli indizi siano più che sufficienti per suggerire che qui ci sia stata una condotta opaca, persino illegittima. Abbiamo dato alla Uefa l’opportunità di spiegare, di fornire il video originale, di fornire le registrazioni audio e di convincerci tutti. Hanno l’opportunità di dimostrare che questi sono sospetti infondati».”
Per questo motivo, e dopo aver letto la perizia, osa affermare che «siamo assolutamente convinti che questo video sia stato modificato con evidenti scopi di manipolazione. Non abbiamo alcun dubbio. C’è una cosa che forse è passata un po’ inosservata fin dall’inizio, ed è che è praticamente impossibile che questo video sia stato modificato in 30 secondi, che il Var l’abbia visto e poi detto all’arbitro che il gol doveva essere annullato. Pertanto, siamo assolutamente certi che, contrariamente a quanto afferma la Uefa, questo video non è stato visto dal Var. Crediamo che il Var abbia visto le stesse immagini che abbiamo visto tutti noi e che questo video sia stato un alibi della Uefa per dire: ‘Guardate, guardate, non c’era niente di strano, guardate, guardate, il gol è stato giustamente annullato’»”.
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Il rapporto sul rigore redatto da un’azienda specializzata
“A redigere il rapporto è stata scelta Life, un’azienda rinomata con una lunga tradizione di lavori simili. «Abbiamo fatto un casting. Abbiamo contattato diversi professionisti e diverse aziende specializzate. Ci sono state raccomandate, e abbiamo pensato che questo fossero molto affidabili, molto rigorose, molto serie. Abbiamo esaminato altri report che avevano fatto su argomenti simili. Ci siamo resi conto che sono persone molto serie. Un report molto serio e rigoroso era esattamente ciò di cui avevamo bisogno»”.
“Una delle domande che molti si pongono è fino a che punto l’Unione Internazionale dei Club Tifosi abbia intenzione di spingersi. «Fino alla fine. Non ci fermeremo. Se la Uefa non rettifica, la prima cosa sarà sporgere denuncia. Molti avvocati che si sono offerti di aiutarci a decidere che tipo di azione legale intraprendere. Che si tratti di una denuncia, di una causa, di definire la strategia giudiziaria. Nel caso, come ci dicono alcuni avvocati, che la Uefa cerchi di forzare la questione obbligandoci ad andare in Svizzera… Beh, se dobbiamo andare in Svizzera, andremo in Svizzera»”.
“Molte persone si chiedono se ci sia una possibilità che tutto questo porti a un risultato. «Vediamo poche possibilità di una ripetizione del match. Quando finirà, non solo sarà finita la Champions League. Quindi, la vedo molto complicata. Ma se possiamo dimostrare che c’è stata malafede, che c’è stata manomissione della competizione, allora chiederemo ogni tipo di responsabilità penale ai responsabili. Non ci fermeremo nella nostra ricerca di riparazione morale. La Uefa avrebbe potuto dire ‘Signori, abbiamo commesso un errore, abbiamo male interpretato le regole (sul rigore di Alvarez, ndr). La partita non si può ripetere, ci scusiamo pubblicamente e cercheremo modi per riparare questo club e questi tifosi che sono stati danneggiati’. Ma non l’hanno fatto, e questo ha solo infiammato ancora di più i nostri animi»”.