La disavventura a Suzuka. E’ dovuto correre in bagno e ha mancato la cerimonia per pochi secondi. Russell: “Una cacca piuttosto costosa”. E lui ci scherza su: “Shit happens”

Carlos Sainz ha beccato una multa di 20.000 euro per essere arrivato in ritardo all’inno nazionale… perché gli scappava la cacca. George Russell lo ha sfottuto: “Una cacca piuttosto costosa”. Ma i problemi disciplinari del pilota Williams irritano i colleghi: la Fia è eccessivamente severa su questioni come parolacce e puntualità – dicono – perdendo di vista il quadro generale.
La vicenda di Sainz è un po’ paradossale. Lo spagnolo ha affermato di aver dovuto rispondere “a un appello della natura” lo scorso fine settimana a Suzuka, al momento degli inni nazionali. I medici hanno poi confermato che avesse un “problema allo stomaco” che ha richiesto anche l’assunzione di farmaci. Le riprese hanno mostrato Sainz correre lungo la corsia dei box a Suzuka mentre l’inno nazionale stava già suonando. Ma gli implacabili steward della Fia in Giappone sono stati intransigenti, sostenendo che “mostrare rispetto per l’inno nazionale è una priorità assoluta” e che “tutte le parti devono considerare ogni eventualità nella pianificazione”. Insomma: all’inno non si comanda, e non c’è cacca che tenga.
Sulla multa da 20.000 euro, metà della quale è sospesa per 12 mesi, Sainz è rimasto sul sarcasmo: “Non so se mi faranno un’altra multa per aver detto questo, ma… shit happens. A volte va così. Certo, 10.000 euro per cinque secondi di ritardo sono avvilenti. Spero, come dico sempre, che qualcuno mi dica dove vanno a finire questi 10.000 euro”.
Paradosso nel paradosso: avendo detto “merda”, ora a termini di regolamento rischia una nuova multa di 40.000 euro.