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Sainz è stato multato di 20mila euro perché gli è scappata la cacca al momento degli inni

La disavventura a Suzuka. E’ dovuto correre in bagno e ha mancato la cerimonia per pochi secondi. Russell: “Una cacca piuttosto costosa”. E lui ci scherza su: “Shit happens”

Sainz è stato multato di 20mila euro perché gli è scappata la cacca al momento degli inni
Ferrari's Spanish driver Carlos Sainz reacts after the first practice session ahead of the Formula One Singapore Grand Prix night race at the Marina Bay Street Circuit in Singapore on September 20, 2024. (Photo by Lillian SUWANRUMPHA / AFP)

Carlos Sainz ha beccato una multa di 20.000 euro per essere arrivato in ritardo all’inno nazionale… perché gli scappava la cacca. George Russell lo ha sfottuto: “Una cacca piuttosto costosa”. Ma i problemi disciplinari del pilota Williams irritano i colleghi: la Fia è eccessivamente severa su questioni come parolacce e puntualità – dicono – perdendo di vista il quadro generale.

La vicenda di Sainz è un po’ paradossale. Lo spagnolo ha affermato di aver dovuto rispondere “a un appello della natura” lo scorso fine settimana a Suzuka, al momento degli inni nazionali. I medici hanno poi confermato che avesse un “problema allo stomaco” che ha richiesto anche l’assunzione di farmaci. Le riprese hanno mostrato Sainz correre lungo la corsia dei box a Suzuka mentre l’inno nazionale stava già suonando. Ma gli implacabili steward della Fia in Giappone sono stati intransigenti, sostenendo che “mostrare rispetto per l’inno nazionale è una priorità assoluta” e che “tutte le parti devono considerare ogni eventualità nella pianificazione”. Insomma: all’inno non si comanda, e non c’è cacca che tenga.

Sulla multa da 20.000 euro, metà della quale è sospesa per 12 mesi, Sainz è rimasto sul sarcasmo: “Non so se mi faranno un’altra multa per aver detto questo, ma… shit happens. A volte va così. Certo, 10.000 euro per cinque secondi di ritardo sono avvilenti. Spero, come dico sempre, che qualcuno mi dica dove vanno a finire questi 10.000 euro”.

Paradosso nel paradosso: avendo detto “merda”, ora a termini di regolamento rischia una nuova multa di 40.000 euro.

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