Oliver Brown ne fa addirittura un discorso generazionale: “Ballester è l’archetipo della Generazione Z, irrispettoso e volgare”

Scandalo nel golf, Ballester fa pipì agli Augusta Masters. Il Telegraph: “Come sporcare la Cappella Sistina”
José Luis Ballester ha fatto una cosa scandalosa. Ha ammesso di aver fatto pipì nel Rae’s Creek, tra un colpo degli Augusta Masters, una specie di Wimbledon del golf. Lo spagnolo stava giocando a fianco del numero 1 al mondo Scottie Scheffler e non ce l’ha fatta più: Mentre si dirigeva verso la tredicesima buca… “mi ero completamente dimenticato che avevamo quei bagni a sinistra del teebox. E poi ho pensato: ho davvero bisogno di fare pipì. Non sapevo dove andare, ho pensato: mi intrufolo qui nel fiume e probabilmente la gente non mi vedrà. E invece mi hanno applaudito. Probabilmente uno degli applausi più forti che ho sentito oggi…”
Apriti cielo. E’ scattato il conservatorissimo Oliver Brown sul Telegraph. Scrive che è “l’equivalente golfistico di imbrattare coi graffiti la Cappella Sistina”. “La spensieratezza della giovinezza? Piuttosto, volgarità pura e semplice”.
“Ballester sarà fortunato se gli sarà permesso di tornare sul green. Per capirne il motivo, bisogna comprendere la mentalità dei Green Jackets, un gruppo che farebbe sembrare gli anziani Amish dei modelli di clemenza. Questo è un posto dove si può essere sgridati per aver iniziato a corricchiare”. La sua pipì “è un atto oltre ogni limite, paragonabile a un manifestante del movimento Just Stop Oil che lancia vernice contro i Girasoli di Van Gogh”.
Il fatto è che urinare nel canale simbolo di Augusta “non è menzionato esplicitamente nel regolamento, dato che la stragrande maggioranza di chi mette piede lì non lo prenderebbe nemmeno in considerazione. Ma Ballester è di tutt’altra pasta. È l’archetipo della Generazione Z, la fascia demografica che Augusta ha cercato di sedurre”.