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Servono scelte coraggiose per provare ancora a vincere

Il commento di Sergio Sciarelli. Per vincere le ultime partite bisogna dosare meglio gli sforzi puntando su una rosa più allargata

Servono scelte coraggiose per provare ancora a vincere
Db Bologna 07/04/2025 - campionato di calcio serie A / Bologna-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Matteo Politano

La strategia del coraggio. 

Il risultato della partita contro il Bologna, accettabile nel risultato ma inaccettabile nei modi in cui è maturato, suggerisce di fare un bilancio e di considerare nuove scelte. Se il campionato fosse finito con lo scontro contro una squadra in grande forma e su un campo difficile, si potrebbe essere contenti di avere conquistato l’ingresso in Champions con un largo margine (nove punti in più per il quarto posto), ch’era l’obiettivo imprescindibile per una squadra da ricostruire dopo un anno di assoluta crisi. Ma certo non si sarebbe rimasti soddisfatti per un campionato che si poteva e, forse, si può ancora vincere. Questo a patto di scelte coraggiose prima e durante le sette partite che restano.

Il Napoli è in evidente calo di forma fisica, testimoniato dal crollo nella parte conclusiva dei “match” e dal ripetersi di troppi infortuni muscolari. Da questa riflessione nascono automaticamente dei dubbi e delle domande, che riguardano il metodo di allenamento e la perplessità di sostituzioni poco efficaci. A tal proposito, c’è da chiedersi perché fino ad ora non sono stati utilizzati giocatori come Marin, Billing, Okafor e Ngonge. Si insiste su giocatori stanchi o fuori forma e non si ha il coraggio di nuove scelte. Non si vuole prendere atto dello scarso rendimento di Neres, utile per l’ultimo quarto d’ora della partita, della scarsa precisione nel tiro in porta e nei passaggi di McTominay e Lobotka, della stanchezza di Politano, Di Lorenzo, di Lukaku e di qualche altro.

Per vincere le ultime partite bisogna dosare meglio gli sforzi puntando su una rosa più allargata e, probabilmente, rivedendo la preparazione atletica per migliorare il rendimento e la capacità di tenuta dei singoli. Non si possono più perdere partite negli ultimi minuti consentendo gli assedi, ad esempio di Roma, Bologna, Milan. Una delle chiavi dev’essere quella delle cinque sostituzioni ammesse durante le gare, a cui ricorrere sistematicamente soprattutto contro avversari che corrono, sono veloci e alla ricerca del gol della domenica.

È ovvio che il cambiamento può esporre a rischi più elevati, ma questi diventano opportuni nei casi di necessità. Bisogna tentare di vincere tutte e sette le partite ancora da giocare con una strategia del coraggio che potrebbe portare a errori maggiori, forse evitabili, ma che appare indispensabile per tenere il passo e superare un avversario, come l’Inter, forte di una struttura più completa e dell’abitudine a reggere contemporaneamente e, spesso, a trionfare in più competizioni ad alto livello.

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