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Sinner: «Ho pensato di lasciare il tennis. Doping? Non è vero che sono un privilegiato» (risposta alla Pellegrini)

L’intervista al Tg1: “Sono più controllato di altri. Non auguro a nessuno di vivere questo da innocente. A Monte Carlo mi sento a casa, non potrei vivere in nessun altro posto”

Sinner: «Ho pensato di lasciare il tennis. Doping? Non è vero che sono un privilegiato» (risposta alla Pellegrini)
Italy's Jannik Sinner speaks during a press conference at the Shanghai Masters tennis tournament in Shanghai on October 4, 2024. (Photo by Hector RETAMAL / AFP)

Dice Sinner che “Sì, ho pensato di lasciare il tennis“. “Mi ricordo, prima degli Australian Open, che ero in un momento non felicissimo. Ho detto ‘c’è ancora quel caso di doping’, e a fine anno ho detto ‘ok, è passato quest’anno, vediamo l’anno prossimo, vediamo com’è la situazione’. Ma poi arrivo lì in Australia e non mi sentivo proprio a mio agio, mangiavo e i giocatori mi guardavano in modo diverso, non mi piaceva proprio, e lì ho pensato che era pesante vivere il tennis in questo modo, ero diverso“.

Ma poi al Tg1 il numero 1 del tennis mondiale dice anche altro.  Il topic della lunghissima intervista esclusiva concessa al direttore è ovviamente il doping: “Ognuno ha gli stessi protocolli e quando è positivo gli stessi percorsi da fare, nessuno ha trattamenti diversi anche se io ho ricevuto critiche. Invece non sono stato trattato in modo diverso, perché ho dovuto subire molte audizioni e mi hanno controllato forse più degli altri. Dipende da come si vedono le cose”.

“Il giorno in cui ho saputo delle contaminazioni da clostebol? Non ho proprio capito cosa era successo, mi hanno dovuto spiegare tutto e l’ho dovuto accettare. Abbiamo saputo subito dove erano avvenute le contaminazioni ma ho fatto fatica ad accettare questi tre mesi di squalifica perché non ho fatto niente, non capivo perché dovevo pagare questo prezzo. Poi il mio avvocato mi ha fatto capire cosa avremmo rischiato”.

Sinner e la scelta di vivere (e pagare le tasse) a Monte Carlo 

“Ognuno è libero di dire quello che vuole ed è libero di giudicare, per me è importante che io so cosa è successo e cosa ho passato da innocente. Non lo auguro a nessuno, ha poi detto in riferimento alle critiche ricevute da altri sportivi, i colleghi ma anche Federica Pellegrini.

Una nota sull’altra polemica che lo perseguitava prima che spuntasse il caso doping: a Monte Carlo “si sta sto proprio bene”, e la tassazione non c’entra. “Mi sento a casa. Le persone che vivono qua sanno chi sei ma non sono invadenti. Se non fossi qua non saprei proprio dove andare per allenarmi, qui hanno tutto, campi in terra e in cemento, palestre straordinarie, clima incredibile e tanti giocatori con cui allenarsi. Vivere qui è perfetto, per un tennista”.

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