A Il Bianconero: «Penso che questa dichiarazione di Conte fosse nel pentolone da tempo. L’ha tirata fuori adesso, io la sapevo da tempo»

Alessio Tacchinardi, ex bandiera della Juventus, è intervenuto a “Tiki Tacco”, trasmissione de “Il Bianconero”, parlando delle ultime dichiarazioni di Antonio Conte, allenatore del Napoli, in conferenza stampa.
Tacchinardi: «Se vuoi costruire devi avere un progetto»
Le parole di Tacchinardi:
«Messaggio ogni tanto con lui per fargli i complimenti… Il Napoli contro l’Empoli ha fatto delle uscite palla bassa, sereni, senza pressione con l’Inter a sei punti che se perdi, o anche pareggi, sei a casa. Hanno giocato con una serenità, una personalità. Questo perché c’è un accentratore di pressione, di tensioni che sa lavorare, sa preparare le partite, sa fare uscire. Guarda il Napoli come gioca, Conte è il più forte che ci sia e non lo dico perché è mio amico, è un fenomeno.
Detto questo, l’ho sempre detto: è follia che a gennaio ti promettono un giocatore, ti mandano via Kvara, ti dicono che ne prendono uno e poi prendono Okafor. Non è corretto. E penso che questa dichiarazione fosse nel pentolone da tempo e adesso l’ha tirata fuori. Io quella cosa lì la sapevo. Se vuoi costruire devi avere un progetto e poi se ti dico una cosa è quella.
Non vorrei che questo possa disturbare l’ambiente tutto, perché c’è da lottare fino alla fine con l’Inter. Conosco Conte ma non conosco l’ambiente».
Conte: «In otto mesi a Napoli ho capito che alcune cose non si possono fare»
Antonio Conte, tecnico del Napoli, interverrà alle 15:30 in conferenza stampa per presentare il match di domani in casa del Monza valido per la 33esima giornata di Serie A.
Garantì un Napoli competitivo. Quanto manca per la ciliegina sulla torta?
«Sono state dette tante cose a inizio anno da parte mia. Alcune cose le posso confermare, altre no. Io non rinnego niente, però poi ti rendi conto di alcune situazioni e non mi sento di confermare tutto quello che ho detto, anche su Kvaratskhelia per esempio, dissi che il Napoli non doveva esser un club di passaggio. Durante questi otto mesi a Napoli ho capito che tante cose qui non si possono fare».