Al canale Youtube del Torino: «in Germania è stato un anno difficile, troppe differenze rispetto all’Italia. Da voi si vive meglio».

Da quando è tornato in Italia nel mercato di gennaio, Elijf Elmas è semplicemente rinato, come testimoniano i quattro gol con la maglia del Torino in appena 7 partite di Serie A. L’ex centrocampista del Napoli, reduce dalla sfortunata esperienza al Lipsia in Bundesliga, ha parlato del suo momento d’oro in un’intervista ai microfoni del club granata, durante la quale si è soffermato anche sul futuro e sull’esperienza in azzurro all’ombra del Vesuvio.
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Le parole di Elmas
«Già prima della telefonata sapevo cosa fosse Torino», ha esordito il 25enne macedone parlando del suo trasferimento in Piemonte. «Avevo giocato tante volte in Serie A contro i granata e sapevo che era una grande squadra con grandi giocatori e un grande allenatore. È veramente una società importante in Italia. Hanno vinto anche tanti scudetti e per questo ho scelto, anche perché volevo tornare in Italia rima di tutto volevo ritornare in Italia e ho pensato a Torino. Il mio primo impatto con il mondo granata è stato davvero positivo. Quando sono arrivato, mi sono subito sentito un po’ come a casa. È già bello quando parli la stessa lingua, ma quello che mi ha colpito di più è stato vedere che le persone erano tutte diverse e subito mi hanno accolto con calore. Sono stato veramente contento di aver fatto questa scelta», ha affermato.
Elmas è tornato in Italia dopo un periodo estremamente negativo, fatto di tanta panchina. «Non giocavo molto, non giocavo partite da tanto tempo. La nazionale giocava di più e mi mancavano tante cose. Mi manca il ritmo partita, l’intensità, mi manca tutto, in verità. Avevo voglia di tornare a giocare. Per questo sto entrando pian piano, con calma, perché devo essere intelligente. Non ho giocato per tanto tempo e non devo forzare le cose, devo evitare di farmi male. Sto andando passo dopo passo, prestando attenzione», ci ha tenuto a sottolineare.
A suon di ottime prestazioni, però, Ejif si è già attestato come uno dei leader del Torino. «Ho sempre cercato di concentrarmi su me stesso e sulla squadra. L’importante è concentrarsi su se stessi, essere al 100% e dare il massimo per la squadra. L’obiettivo è sempre quello di fare bene e crescere tutti insieme. Sto cercando di fare la stessa cosa che facevo a Napoli: dare il massimo per la squadra e per i miei compagni. E sto cercando di farlo anche con la nazionale. Un giocatore può diventare top player con la squadra, ma senza quello non puoi diventarlo. Per quello guardo prima la squadra».
Quando invece gli è stato chiesto del futuro, Elmas ha risposto così: «Non lo so ancora. Sono contento di essere qui, sto facendo belle cose, stiamo facendo bene e c’è un gruppo bellissimo. Prima di tutto sono belle persone, non solo giocatori. Non so cosa succederà, ora sto solo pensando di fare bene per il Torino, poi vediamo cosa succederà e cosa dirà il presidente».
Sull’esperienza col Napoli: «Cosa ricordo? Sicuramente tante emozioni, dopo cinque anni passati a Napoli e uno scudetto e una Coppa Italia vinti, giocare in uno stadio che è stato casa mia sarà bellissimo. Sarà difficile affrontare il Napoli, ma questo fa parte del lavoro. Spero che il Napoli faccia bene per lo scudetto, ma non voglio parlare di questo. Sono concentrato sul Torino e voglio pensare solo a quello. Tutto era bello, non c’è una cosa che sia brutta. Partita più bella? Dico il 5-1 contro la Juventus, nei giorni seguenti mi portavano pasticcini e pizzette. Più o meno si sapeva che potevamo lottare per lo scudetto».
Sulla deludente esperienza al Lipsia: «È stato un anno difficile in Germania, troppe differenze rispetto all’Italia. Qui si lavora in maniera differente, si vive meglio forse. Non voglio dire che si vive male lì, ma lì sono concentrati sul lavoro. Qui invece sei più rilassato. Puoi fare una bella vita. Per questo sono contento di essere qui ora».