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«Eri da ammazzare da piccola. Dovresti fare la fine di Ilaria (Sula)», un’arbitra di 17 anni apostrofata così

All’intervallo Sangemini-Sporting Terni, campionato under 17. Le parole indegne di un dirigente del Terni all’arbitra. Anche giovani calciatori autori di gesti osceni

«Eri da ammazzare da piccola. Dovresti fare la fine di Ilaria (Sula)», un’arbitra di 17 anni apostrofata così
Db Milano 30/01/2011 - campionato di calcio serie A / Inter-Palermo / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: logo Associazione Italiana Arbitri

A leggere la ricostruzione di Cosimo Cito su Repubblica basata sul referto arbitrale di una partita di un campionato Allievi Under 17 si ha la sensazione di provare schifo, sdegno e anche vergogna. Mentre i fatti di cronaca investono la società praticamente ad ogni ora del giorno e della notte, sui campetti dove si dovrebbero esaltare i valori dello sport (tra cui il rispetto) si incita alla violenza richiamando Ilaria Sula, vittima di femminicidio della quale il funerale è stato celebrato pochissimi giorni fa. È stata invocata la stessa fine della giovane donna ad un arbitra di 17 anni. Un vile atto compiuto per altro da un tesserato Figc, il dirigente dello Sporting Terni, Ernesto Galli, durante l’intervallo contro il Sangemini.

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Il nome di Ilaria Sula è risuonato durante una partita tra minorenni arbitrati da una minorenne

Su Repubblica si legge:

Il nome di Ilaria è risuonato negli spogliatoi di un campo di calcio, all’intervallo tra primo e secondo tempo di una partita tra minorenni, arbitrati da una minorenne: Sangemini-Sporting Terni, campionato Allievi Under 17. «Eri da ammazzare da piccola. Dovresti fare la fine di Ilaria. A ’sto punto sarebbe da tirare fuori un coltello». L’arbitra, 17 anni, è stata minacciata così da un dirigente dello Sporting Terni, Ernesto Galli, che ha evocato il femminicidio di Ila
ria da parte del fidanzato avvenuto a fine marzo a Roma.

È accaduto domenica scorsa nei minuti che precedevano l’inizio della ripresa. Il dispositivo del giudice sportivo, basato sul referto arbitrale, è raggelante. Galli «tra il primo e il secondo tempo entrava nello spogliatoio dell’arbitro, contestando la sua condotta a voce alta e registrando il colloquio con il telefono. Interrotta la registrazione della conversazione, il Galli diceva all’arbitro: eri da ammazzare da piccola. Dovresti fare la fine di Ilaria». Soltanto alcuni giorni prima, molti giocatori delle due squadre avevano partecipato ai funerali della studentessa ternana”.

Infine, mentre l’arbitro stava lasciando l’impianto, il Galli — che si trovava ancora all’esterno dell’impianto stesso — continuava ad alimentare tensioni, incitando i genitori ed affermando che l’arbitro era stato esagerato nel comminare due espulsioni alla sua squadra nel finale». Galli, dirigente accompagnatore regolarmente tesserato con il club terna
no, è padre di uno dei giocatori in campo: è stato squalificato fino al 31 dicembre 2028. Un giocatore della Sporting resterà fuori per 12 partite «per aver affermato di volersi togliere i pantaloncini, ponendo in essere gesti osceni e proferendo pesanti allusioni di carattere sessuale». Un altro starà fermo per tre turni: dopo l’espulsione «si rifiutava di uscire dal campo».

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