L’assurda scena vissuta prima di Napoli-Parma. Le brave persone ad aspettare e perquisite, i delinquenti liberi di fare sotto gli occhi delle forze dell’ordine. Ci siamo persi il gol di Insigne
File lente, siamo entrati a partita iniziata
Lo scriviamo per dovere di cronaca, questo pezzo andrebbe letto con la voce rassegnata di chi sa che in questa città funziona così.
La fila per gli ingressi in Curva B ieri sera era insolitamente lunga e lenta. Pare che la causa siano stati dei controlli più approfonditi al varco, anche se chi scrive, sotto questo aspetto, non ha notato niente di strano.
Fatto sta che in svariate centinaia siamo stati costretti ad entrare a partita iniziata e con il Napoli già in vantaggio.
Fin qui non ci sarebbe nemmeno troppo da lamentarsi, un intoppo può capitare, specialmente se giustificato da una maggiore attenzione alla sicurezza.
Il problema è quello che è successo poco prima del fischio iniziale.
Sotto gli occhi dei carabinieri
A gruppi di 10/20 persone sono cominciati ad arrivare dei teppisti che, incuranti della lunga fila, hanno scavalcato le barriere e sono entrati. Il tutto sotto gli occhi dei carabinieri che, fuori e dentro lo stadio, hanno guardato l’accaduto senza muovere un dito e senza proferire parola.
Com’è ovvio che fosse, dalla fila sono partite richieste di spiegazioni alle forze dell’ordine. La risposta che è arrivata è stata surreale. “Non ci posso fare niente” ha risposto un uomo della benemerita, per poi aggiungere, incalzato dalle proteste, “se non volete fare la fila, scavalcate pure voi”.
A chi gli ha fatto notare che non poteva rispondere così e che, anzi, avrebbe dovuto prendere provvedimenti per impedire quel sopruso, senza batter ciglio il carabiniere ha risposto “e che devo fare? Posso mai caricare un gruppo di persone con donne e bambini?”, come se vivesse in un sistema binario dove le soluzioni sono l’inerzia assoluta o la carica, senza soluzioni intermedie.
Noi perquisiti, i teppisti ovviamente no
Ovviamente i teppisti che sono entrati in questo modo non sono stati controllati, mentre noi che eravamo in fila da un’ora abbiamo dovuto subire la consueta perquisizione.
Non è la prima volta che assisto a scene del genere. Il plauso va alle centinaia di persone che, nonostante tutto, sono rimaste in fila rispettando il turno. Non era facile mantenere il rispetto del vivere civile. Sono anche sicuro che i teppisti appena messo piede nello stadio hanno cominciato ad insultare De Laurentiis, magari si sono anche indignati quando il Presidente disse che i napoletani imbrogliavano ai tornelli per entrare gratis. Noi, invece, ci siamo guardati il gol di Insigne su SkyGo. Il telefonino in una mano, il biglietto ed il documento nell’altra, aspettando di entrare.
Fabio Avallone ilnapolista © riproduzione riservata