Niente biscotti, l’Italia batte l’Irlanda due a zero e la Spagna fa il suo dovere superando uno a zero la Croazia (ma anche con lo zero a zero saremmo passati). Insomma, tante chiacchiere per nulla. Prandelli ce l’ha messa tutta per rendere la vita difficile alla Nazionale, stravolgendo modulo e formazione ma dopo una mezz’ora di stenti Cassano ha cambiato la partita con un perfetto colpo di testa. Nella ripresa raddoppio di Balotelli alla Gigirriva. L’Italia è ai quarti di finale grazie ai gol dei cattivi ragazzi Cassano e Balotelli.
Per l’occasione, il blog “mi consento” stila le consuete minipagelle.
Bocciati.
Luigi Abete. Il presidente della Federcalcio nell’intervallo non trova di meglio che sottolineare la prestazione opaca di Pirlo pur senza nominarlo. Dimentica che l’ex milanista (oggi juventino) ha calciato l’angolo decisivo per la testa di Cassano.
Marco Mazzocchi. Peggio di Abete solo Mazzocchi che da studio è prontamente corso in soccorso del presidente Abete facendo il nome di Pirlo. Andrea, perdona loro, non sanno quello che dicono.
Cesare Prandelli. Stravolge la squadra, rinnega se stesso e ci regala la peggior prestazione dell’Europeo. Ma poiché la palla è rotonda e il calcio è (copyright Fusco) la terra dei cachi, Cassano si trasforma in Hrubesh e andiamo ai quarti.
Promossi.
La Spagna. Altro che biscotti, tortillas e altre panzane. La Spagna gioca e vince. Ed elimina la Croazia sul campo.
I tifosi irlandesi. Non li scopriamo stasera, ma sono semplicemente fantastici. Soprattutto per il loro modo di intendere il calcio. Fischiano chi perde tempo o chi si butta a terra e fa scena. Un pubblico da rugby che in Italia manca tanto.
Antonio Cassano. Uno stacco alla Mancini, lui lillipuziano tra i Gulliver irlandesi. Un tempismo perfetto che gli consente di meravigliarsi solo al cambio di Prandelli senza dire null’altro.
Migliore in campo. Supermario Balotelli. Chi ama i cattivi ragazzi non può non amare Balotelli. Entra a venti minuti dalla fine. Cerca di rifilare una gomitata al suo avversario, poi tira da tutte le posizioni, si procura una punizione al limite dell’area, un calcio di rigore (non visto dai telecronisti), segna un gol alla gigirriva, non esulta e dice qualcosa a Prandelli (probabilmente consigli per gli acquisti sui biscotti) con Bonucci che gli mette una mano davanti alla bocca. E lui, per ringraziare il difensore, nel contropiede successivo non gli passa il pallone ma tira. GRAN-DIO-SO.
Tratto da Linkiesta.it
Massimiliano Gallo