I filmati e l’analisi dei resti del camion sprofondato con il crollo, escludono il distacco della bobina.
Smontata definitivamente la pista camion, pare. Sia quella che indicava la causa del crollo in un carico troppo pesante, sia quella chiamata in causa dal tecnico dell’Alga che parlava del possibile distacco di una bobina che avrebbe avuto sul ponte l’effetto di una cannonata.
La bobina non è mai caduta
Il Secolo XIX spiega che la super bobina citata ieri da alcuni quotidiani (e oggi rimasta solo sulle pagine del quotidiano genovese) in realtà non è mai caduta dal camion come ipotizzato dall’ingegner Agostino Marioni, esperto di ponti e rappresentante di Alga, la società che nel 1993 curò un intervento di restyling sulla pila 11 del viadotto.
Non solo sulla bobina non sono state trovate tracce di asfalto compatibili con una caduta dal cassone – che secondo Marioni sarebbero state la prova della caduta della bobina –, ma ci sono “almeno un paio di filmati in cui si vede il mezzo pesante transitare con la bobina stessa saldamente agganciata”.
La prova è nei video
Le sequenze, spiega il quotidiano, sono state estrapolate da una ventina di micro telecamere posizionate su alcune vetture di sopravvissuti, rimasti sul ponte dopo il crollo, che hanno ripreso in parte e da angolazioni differenti fasi frammentarie del disastro.
I due tir della Mcm Autotrasporti sono innocenti
Erano due i tir della Mcm Autotrasporti che il 14 agosto stavano transitando sul Morandi, partiti dall’Ilva di Genova e diretti allo stabilimento di Novi Ligure. Il primo, transitato 2 minuti prima del crollo e arrivato regolarmente a destinazione, non ha registrato il distacco della bobina.
Il secondo fu risucchiato dal crollo e nelle prime ore successive al disastro fu accusato di avere un carico eccessivo, nonostante fosse nei limiti di legge. È stato analizzato anche quello e l’esame “dei resti del camion e delle relative deformazioni confermerebbe che la bobina non si è staccata”.