De Laurentiis intervistato dai quotidiani nazionali: «Il Var serve per non commettere errori, in modo da cancellare i sospetti nati dopo Calciopoli».
Ai quotidiani nazionali
Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una serie di interviste ai quotidiani nazionali. Ecco le sue dichiarazioni più significative: «Sul campionato
scorso avrei molto da ridire e potrei pure fare una causa da milioni, sto aspettando tuttavia di capire fino a che punto andrà avanti questa capacità vessatoria. Orsato non dirige più le gare principali dopo la notte di San Siro? Non fatemi pensar male…».
Sul Var: «È ingiusto il fatto che non siano stati precisati i modelli applicativi e si lasci il campo alle supposizioni. Rizzoli ha parlato di 7-8 errori da inizio anno e, secondo me, è una percentuale altissima, tra l’altro ci sono un paio di arbitri ricorrenti negli errori. Va urlato che questi errori procurano
danni economici e psicologici a giocatori e allenatori. Il Var serve proprio per non commettere errori, ma anche per la dignità degli arbitri in modo da sgombrare il campo dai sospetti nati dopo Calciopoli. Un clima che aleggia ancora adesso tanto che spesso si sente dire che nulla sia cambiato. Non penso affatto questo, ma bisogna fugare ogni dubbio. C’è una cabina di regia dove ci sono altri arbitri, è il Var che deve avvertire il direttore di gara e non viceversa. Questo non viene fatto e la Var non serve a nulla così».
Il mercato
De Laurentiis sul mercato, di gennaio e di giugno prossimi: «Stavolta i rinforzi ce li abbiamo in casa. Da Meret a Ghoulam, da Younes a Verdi e Ounas: giocatori bravi che recuperano dagli infortuni, a gennaio finalmente potrò vederli tutti in campo e con la logica dell’alternanza di Ancelotti giocheranno e anche tanto. Cavani per giugno? Il ritorno di Cavani non dipende da me, ma da lui. Se a Parigi non sta benissimo, se qualcuno gli dà fastidio sa che Napoli è un porto sicuro. ritroverebbe serenità e tranquillità. Rinuncerà a metà dell’ingaggio? E anche questo bisognerebbe chiederlo a lui. Parigi è una città importante ma non è vivibile da protagonista per le strade come accade a Napoli. Di fronte a un’offerta di 6 o 7 milioni dovrebbe soffermarsi e magari immaginare di dover rinunciare a qualche aereo privato. Ma qui ritroverebbe anche i suoi figli ».
Ancelotti: «Lo inseguivo da anni, ed è l’ideale per un ciclo lungo. Se faccio i contratti è perfar valere i miei diritti come avvenuto con Sarri, che potevo tenere fermo se lui ed il Chelsea non avessero firmato un patto per non prendere alcuni calciatori, poi essendo lui bravo e capace sta facendo molto bene anche in Inghilterra. Le parole di Carlo sulle sospensioni delle partite per insulti? Gli stadi sono diventati terra di nessuno. In linea di massima sono d’accordo con la sospensione e la sconfitta a tavolino. Ma probabilmente basterebbe utilizzare i Daspo per questi cori, con le telecamere i responsabili possono essere individuati facilmente».
I diritti tv
De Laurentiis sulla Legge Melandri: «Andrebbe smantellata. Il compito di Gravina e Giorgetti, che è un uomo garbato, è dare seguito al decreto di Veltroni sulle società a scopo di lucro. Fare una gara peri diritti televisivi con i limiti? È assurdo, vinca il migliore. Il canale della Lega? Ho sempre parlato di produrre noi i contenuti giornalistici, ma dobbiamo ottenere una legge antipirateria, altrimenti il calcio muore. La Lega produce e licenzia a Sky, Apple Tv, Amazon, Netflix. Loro dovrebbero darci un minimo garantito su ogni abbonamento».