Stiamo calmi, se possiamo. Perché è la prima giornata. Perché all’improvviso il circuito mediatico nazionale ha deciso di pompare il Napoli in chiave anti-Juve, con tutto quel che ne conseguirà quando la squadra commetterà qualche passo falso. Perché ci serve un test più attendibile di un Palermo che persino il suo allenatore ha definito irriconoscibile.
Detto questo, abbiamo vinto 3-0 fuori casa, abbiamo controllato la partita, ci siamo divorati un paio di occasioni. E sì, abbiamo anche usufruito di un aiuto arbitrale sull’1-0.
L’aspetto più bello di questo Napoli è Mazzarri. Per la prima volta non lo trovo piagnone. Avrebbe potuto aggrapparsi alle partenze eccellenti e invece ha detto che chi gioca non è inferiore a chi è partito. Vabbè io lo penso da sempre, ma detto da lui assume tutt’altro valore. Sembra crederci davvero, il tecnico di San Vincenzo. Anche se la sostituzione di Insigne con Dzemaili a mio avviso è stata sbagliata. Abbiamo concesso metri al Palermo e dato un segnale negativo alla squadra. Lo fece anche a Pechino.
Il secondo aspetto bello, perdonatemi il dettaglio, sono i calci d’angolo. Ah che emozione ieri sera veder battere quei corner come il gioco del calcio comanda. Semplicemente. Rincorsa e cross, senza quei giochini inutili. Mi sono commosso.
Di Hamsik, Maggio e anche Cavani è stato detto molto. Marek è stato semplicemente sontuoso. Vedremo. Chi mi ha stupito è stato Insigne. L’avevo visto solo in un’amichevole, il campionato è un’altra cosa. E mi ha colpito perché ha giocato in modo consapevole. Non ha voluto strafare per mettersi in evidenza. Sì, ha cercato a un certo punto un tiro senza capo né coda dal vertice dell’area, ma è stato l’unico episodio. Non mi aspettavo un giocatore così maturo. Di Vargas non so che dire. Grande assist, ma bisogna aspettare. Diciamo che sicuramente non si sente sicuro come Insigne.
Sulle note negative non vorrei soffermarmi, ma due accenni voglio farli: non capisco il nervosismo di De Sanctis, e mi preoccupa Inler. Siamo solo all’inizio, lo so. Se abbiamo visto noi le difficoltà dello svizzero, figuriamoci Mazzarri. Però credo che i destini del Napoli dipendano tanto dalle prestazioni dell’ex udinese. Più si avvicinerà a quei 16 milioni, più avremo chance di competere per il vertice. Al momento, Gokhan sembra tanto lontano da quella cifra. Troppo.
Massimiliano Gallo