Il designatore arbitrale a Radio Anch’io: «Non c’è discrezione, è un obbligo per il direttore di gara. Poi è il responsabile dell’ordine pubblico a decidere»
“È un obbligo, non c’è discrezione”
Nicola Rizzoli, il designatore arbitrale della Serie A, è intervenuto a “Radio Anch’io Sport” su Radiouno.
Ha parlato dei cori e del regolamento che prevede l’interruzione delle partite in caso di cori per discriminazione territoriale.
Ha dichiarato che c’è stato un confronto sul tema anche col presidente della Figc Gravina: «Ci siamo dettiche c’è già una procedura ufficiale che richiama ai problemi di razzismo o di razzismo territoriale. Il protocollo è chiaro: bisogna fermare la gara, fare un annuncio, e qualora i cori continuino, un altro annuncio con tutte le squadre a centrocampo, poi si interrompe la sfida e si va negli spogliatoi dove il responsabile dell’ordine pubblico deciderà se sospendere o meno la partita.
Gavillucci l’arbitro di Sampdoria-Napoli
«Gavillucci non è stato accantonato per la sospensione di Sampdoria-Napoli. Quando si rientra negli spogliatoi, non è più l’arbitro a decidere. Quando sente i cori, il direttore di gara deve immediatamente interrompere la gara e proseguire secondo quanto stabilito. Non sempre è facilissimo sentire ciò che accade all’esterno del terreno di gioco. Abbiamo anche un auricolare che “tappa” un orecchio. Chi può sentirlo meglio di tutti è il quarto uomo, essendo l’uomo più libero in tal senso. Non c’è discrezione, è un obbligo per il direttore di gara.
Più ammoniti
«Quest’anno registriamo un aumento delle ammonizioni del 20%, aumento che va in contrasto rispetto all’anno scorso. Gli atteggiamenti negativi dei calciatori sono di nuovo in aumento. Siamo già a due espulsioni per proteste.
È possibile dialogare in campo, ma solo uno contro uno. Il capitano deve avere la giusta importanza in questo senso. Se si è quattro contro uno, allora si proseguirà con l’ammonizione ed eventualmente con le espulsioni.
Falli di mano in area
«È una delle norme più difficili da interpretare, soprattutto per la volontarietà del gesto. Se ne è parlato molto al recente incontro che abbiamo avuto con gli allenatori. Verrà fatto un passo verso l’oggettività del gesto, con la velocità del pallone e la distanza del difensore dall’attaccante. Si spera che questo aggiornamento, porti a una maggiore uniformità».