Operazione permaflex dell’Italia di Prandelli stasera a Modena contro Malta, squadra-materasso del girone B delle qualificazioni mondiali per Brasile 2014. Poiché è ancora tempo di dolori e contratture, i ragazzi sono all’inizio della stagione e bisogna capirli, le gambe ancora non girano, e altri bla-bla-bla italici, non aspettiamoci grande spettacolo, ma una onesta vittoria.
Il brutto venerdì di Sofia (2-2 con la Bulgaria, doppietta di Osvaldo), mediocre esordio della nazionale nelle qualificazioni mondiali, ancora brucia e stupisce. Una serata di svaporamento completo della bella squadra vicecampione d’Europa. Persi lo spirito di gruppo, l’organizzazione di gioco, l’iniziativa. Nello scollamento improvviso, sotto il disinvolto assalto bulgaro, azzurri nervosi che si rimbeccavano l’un l’altro, Bonucci il più insofferente di tutti e anche il più incerto.
Prandelli, da sincero e onesto uomo di calcio, ha condiviso le critiche e accettato l’insufficienza al suo operato. E’ stato il primo a rimanere sorpreso e deluso del match di Sofia. Ora, dice, la nazionale deve riappropriarsi della sua anima. Cioè recupero dell’orgoglio calcisticamente patriottico, solidarietà di gruppo, impegno adeguato alle capacità tecniche. Contro la nazionale di Malta, secondo match di qualificazione mondiale, l’Italia dovrà fare l’Italia, sesta potenza mondiale del calcio, e non la balbettante formazione senza bussola di Sofia. Malta è al 139° posto del ranking Fifa su 206 nazionali. In passato poche occasioni di confronto, appena quattro partite che le nazionali di Vicini e Sacchi liquidarono a suon di gol (15), ma si tratta di tempi lontani, diciamo l’epoca di Vialli, Mancini, Signori, Altobelli, Zenga. L’ultima partita risale a 19 anni fa, 6-1 a Palermo sulla strada del Mondiale 1994 in America.
Cercando di recuperare l’anima, l’Italia cambia modulo. Abbandona il 3-5-2 e ritorna al 4-3-1-2 con cui ha giocato in giugno un sorprendente Europeo. La nuova strategia esclude taluni sfiatati interpreti in Bulgaria mentre si profilano vere e proprie bocciature, non si sa quanto momentanee. Il venerdì nero di Sofia cancella Giovinco, Maggio, Giaccherini e Ogbonna. I nuovi, contro Malta, saranno Cassani e Peluso, esterni della difesa a quattro, Nocerino per l’infortunato De Rossi, Destro al fianco di Osvaldo per una coppia di attacco tutta romanista, mentre torna di moda il trequartista, ruolo affidato a Diamanti, il ricciolone matto del Bologna. Si torna a tre a centrocampo però col sostegno assiduo dei difensori laterali, i rientri del trequartista e il pressing delle punte sui difensori avversari che impostano la manovra.
In ogni caso, non c’è molto tempo da perdere e bisogna già individuare la squadra per Brasile 2014 senza oscillazioni tattiche e selezionando definitivamente i ventidue per il Mondiale. La “rosa” dei convocati di Prandelli è giovane e ricca di talenti (cui si aggiungerà Balotelli) con l’alto magistero di Pirlo e Buffon, gli “anziani” che saranno ancora presenti in Brasile (fuorigioco Cassano). Non sarà più la squadra vista a Sofia, non sarà fra le nazionali più forti, ma ritrovando una sua identità potrà piacere e battersi a buoni livelli.
Pablo Osvaldo, 26 anni, argentino naturalizzato italiano (nonni marchigiani) è la grande novità, il centravanti-centravanti che mancava all’Italia. Ha detto Zeman: “Non ho mai allenato un giocatore così completo”. Il suo partner sarà Destro, 21 anni. Un tandem giovane con Balotelli, 22 anni, pronto a rientrare, e Insigne, che ha fatto fuochi pirotecnici in allenamento, di rincalzo.
Quella di Malta non è neanche una nazionale molto giovane, abbondano i trentenni, l’elemento di spicco sembra essere il 32enne Daniel Bogdanovic, centrocampista offensivo che gioca nel Blackpool. L’allena il veneziano Pietro Ghedin, che ha guidato anche la nazionale italiana femminile ed è stato difensore della Fiorentina e della Lazio. L’annunciato 4-3-3 è un bluff. I maltesi si tireranno indietro per evitare una sconfitta smisurata.
A sollecitare una prestazione convincente degli azzurri tocca ricordare i tambureggianti anche se lontani exploit contro Malta. Nelle qualificazioni per l’Europeo 1988, vittoria a La Vallletta per 2-0, a Bergamo 5-0. Per le qualificazioni mondiali a Usa 1994, 2-1 a Malta e 6-1 a Palermo. Non si pretende la goleada, a Modena, ma una convincente prestazione condita di bei gol.
Mimmo Carratelli