L’articolo di Luca Marelli sul suo blog: «Mazzoleni ha gestito bene i cartellini, l’ambiente avrebbe potuto portarlo a sorvolare su qualcosa».
Moviola argomentata
Inter-Napoli è una partita che sarà ricordata e discussa a lungo, purtroppo per motivi extracalcistici. Per quanto riguarda il campo, l’ex arbitro Luca Marelli analizza così (qui il link all’articolo completo) gli episodi da moviola più controversi della serata. Il giudizio su Mazzoleni: «Serata molto complessa per il bergamasco che si è trovato a dirigere una gara già tesa di per sé e resa ulteriormente complicata dal comportamento in campo dei calciatori (soprattutto negli ultimi dieci minuti) e da quello (osceno) di una minoranza rumorosa di pseudo-tifosi».
«Il direttore di gara ha deciso di arbitrare, nel senso che ha deciso senza amministrare: ha ammonito quando necessario, ha espulso quando le circostanze lo richiedevano sebbene l’ambiente potesse portarlo a sorvolare su qualcosa (come, per esempio, sull’espulsione a fine gara). Avrebbe dovuto sospendere la partita temporaneamente ma è un argomento sul quale non voglio entrare perché si presta a valutazioni sul responsabile dell’ordine pubblico che non riguarda la parte arbitrale».
C’è anche un attacco a De Laurentiis: «La seconda considerazione è sulle illazioni. Insopportabili. Non è affatto vero che per il futuro si parli di un ruolo in una società. Al momento l’ipotesi più credibile è che possa essere nominato Commissario della CAN PRO al posto di Danilo Giannoccaro. Che, con quest’anno, chiude il suo ciclo (è al quarto anno da designatore). Sostenere che ci sia pronto un ruolo societario fuori dall’AIA significa soffiare volontariamente sul fuoco delle polemiche».
Gli episodi
Marelli analizza l’espulsione di Koulibaly: «Al minuto 79 l’episodio che ha deciso la gara. Sulla fascia d’attacco destra dell’Inter, Politano si allunga il pallone oltre Koulibaly che si aiuta chiaramente con il braccio destro per impedire la progressione dell’esterno dell’Inter. Inutile dilungarsi eccessivamente: Politano accentua la caduta ma l’irregolarità è evidente. Calcio di punizione corretto ed ammonizione per SPA automatica. Dopo l’esibizione del cartellino giallo, Koulibaly commette una sciocchezza colossale: applaude ironicamente l’arbitro che non ha alcun’altra scelta se non espellere immediatamente il difensore del Napoli».
«Tutta la solidarietà umana per il calciatore che ha dovuto subire per 80 minuti gli ululati idioti di una parte minoritaria (ma purtroppo ben udibile) del pubblico. Ciò, però, non può essere una giustificazione: il gesto è gravemente offensivo e trovo veramente ridicola la spiegazione secondo cui Koulibaly si stesse rivolgendo al pubblico che lo insultava. Oltre all’applauso, è evidente che accompagni il gesto con un “bravo” rivolto a Mazzoleni. E non è certo compito dell’arbitro “comprendere” lo stato d’animo del calciatore: se passasse un concetto del genere, allora chiunque si sentirebbe nella facoltà di fare di tutto al direttore di gara in caso di “destabilizzazione umorale” per fattori esterni».
Manca un rigore all’Inter
Secondo Marelli, mancherebbe un rigore all’Inter. Ecco la sua analisi: «Minuto 88. Keita entra in area di rigore e finisce a terra dopo un contrasto con Albiol: prima di affrontare la fattispecie, una nota sulla gestualità di Mazzoleni. Nell’immediatezza del contatto l’arbitro esprime con ampi gesti che, secondo lui, non ci fosse nulla di irregolare. Errore madornale perché, in tal modo, ha inibito completamente l’eventuale intervento del Var che, di fronte ad una tale espressione di certezza, non poteva far altro che avallare la scelta di Mazzoleni. In realtà la percezione di Mazzoleni è stata sbagliata. Si potrà discutere quanto si vorrà sul fatto che Keita sia già sbilanciato. Ma il fallo di Albiol è netto: il pallone è già passato ampiamente, il difensore ostacola chiaramente l’avversario con la gamba sinistra. I contatti non vanno giudicati sulla base della volontarietà ma solo sull’entità degli stessi e sulla loro punibilità.
Giusta anche l’espulsione di Insigne: «A pallone lontano, l’attaccante del Napoli colpisce con due calcetti Keita. Gesto non certo violento ma senza alcun senso. Se Mazzoleni non avesse estratto il cartellino rosso sarebbe stato giustamente criticato. Rosso ineccepibile, gesto ingiustificabile, a
maggior ragione da parte di un capitano».