Nella notte di Fuorigrotta un marziano atterra sul prato del San Paolo. Una notte incredibile, una notte indimenticabile.
Nella notte di Fuorigrotta un marziano atterra sul prato del San Paolo. Perché solo un marziano può stupire, incantare, vincere e stravincere scuotendo una squadra di terrestri sull’orlo del baratro. Il marziano è Edinson Cavani, un giocatore immenso che distrugge con quattro gol il Dnipro (4-2) nella quarta partita del Napoli in Europa League. Una partita crudele da dentro o fuori. Toccava solo vincere per restare a galla.
Sembra farcela il Napoli dei primi venti minuti, ma improvvisamente cala. Segna con Cavani (7’), ma poi la squadra si abbassa, perde ritmo ed energie, subisce il Dnipro, incassa il pareggio (33’ Aliyev) e il sorpasso (Zozulya 52’). E’ una partita che se ne va. Sembra proprio andarsene. Il Dnipro è padrone del campo e Mazzarri ritarda i cambi (55’ Hamsik per Donadel e Insigne per Vargas).
Ritarda un corno! Perché il marziano è in perenne movimento. Perché Hamsik e Insigne martellano sulla sinistra dove Vargas e Dossena avevano fallito. Perché il Dnipro si chiude e sente sul collo il fiato del Napoli. E’ il fiato del marziano. E’ il fiato di tutto il Napoli che ritorna sfolgorante, sicuro, padrone. Il Dnipro si disorienta. Rafforza l’attacco per far paura al Napoli (56’ Giuliano per Aliyev, e il brasilano è imprendibile per Inler; 85’ Matheus per Fedetskiy). Ma mentre gli ucraini fanno i loro cambi, Cavani è il devastante condottiero azzurro che abbatte ogni resistenza.
Ultimo quarto d’ora indimenticabile. Il Napoli porta a segno la rimonta impossibile perché Cavani colpisce ripetutamente. Il vantaggio del Dnipro scompare, è cancellato. Punizione magica dai 25 metri e il Matador (che s’era anche guadagnato il fallo) mette a segno il 2-2. Una punizione magica come le calciava Diego. Ed ora la musica cambia. Perché il Napoli si galvanizza, a un passo dall’impresa, e il Dnipro è stordito. Il Napoli stringe all’angolo la squadra ucraina. Britos (78’) e Insigne (84’ prodigioso tiro a giro di un soffio a lato) sfiorano il gol. E’ un assalto del grande cuore azzurro. E Cavani è là, puntuale, irresistibile, scatenato che firma e controfirma la vittoria. Due assist di Hamsik e il Matador batte due volte Lastuvka (88’ e 93’). Sono fiondate che arrivano dritte al cuore del popolo azzurro. La notte di Fuorigrotta diventa una favola. La favola di Edinson Cavani, il guerriero, il cavallo alato, il marziano.
Si riassesta la classifica del girone. Il Napoli balza al secondo posto (passano in due ai sedicesimi) nella giornata in cui distrugge il Dnipro, che volava a punteggio pieno, e il Psv Eindhoven cade a Stoccolma contro l’Aik (0-1), risultato che favorisce la rincorsa azzurra alla qualificazione.
Comincia alla grande il Napoli con una difesa inedita (Fernandez, Aronica, Britos), un centrocampo effervescente (Dzemaili vice Hamsik, Inler titolarissimo fra Donadel e Dossena, Mesto incisivo sulla fascia destra) e all’attacco Cavani con Vargas. Il Dnipro schiera una formazione tutta nuova rispetto a due settimane fa. Difesa a quattro protetta da due mediani (Rotan e Kankava). Tre mezze punte (Fedetskiy, Aliyev, Konoplyanka). Un solo attaccante (Zozulya). Il Napoli sfodera venti minuti di spettacolo. Il lancio smarcante di Dzemaili proietta Cavani al di là di tre difensori, il Matador anticipa il recupero di Odibe e insacca (7’). Si vola. Ma Dossena spreca due palle-gol (13’ e 15’), la squadra rifiata e il Dnipro conquista campo. Si va in sofferenza. Cala Dzemaili, animatore dell’offensiva, e i cross di Mesto si perdono nel nulla. Su un corner, il gigantesco nigeriano Odibe (1,89) fa la torre nel cuore della difesa azzurra per Aliyev appostato vicino al palo e tenuto in gioco da Dzemaili: tocco vincente e pari (33’). Su due cross di Mesto, Cavani prima conclude fuori (34’), poi non ci arriva (37’).
Ripresa. Il Napoli a sinistra non ha voce. Vargas e Dossena girano a vuoto. Sono urgenti i cambi. Mazzarri tergiversa e il Dnipro raddoppia: scatta il contropiede ucraino su un errore di Vargas e Zozulya va a segno (52’). Col Dnipro in vantaggio (2-1), i cambi sembrano tardivi. Entrano Hamsik e Insigne per Donadel e Vargas (55’). Mazzarri li azzecca in pieno. Perché ora sulla sinistra il Napoli diventa imprendibile. Un diagonale di Mesto si perde di poco a lato (68’). Mazzarri rinuncia a un altro difensore (72’ Pandev per Aronica) osando il tutto per tutto. La punizione di Cavani è al bacio (77’). E’ il pareggio che lancia il Napoli verso uno strepitoso successo. Britos e Insigne falliscono di poco le conclusioni. Ma ecco il finale magico. Perché è magico il colpo di tacco di Insigne che libera Hamsik a sinistra per il cross basso. E’ l’invito irresistibile che Cavani scaraventa in gol (88’). Il Napoli non si accontenta. Ormai ha conquistato la sua notte di gloria. Sul colpo di testa di Hamsik al limite, Cavani sbuca fra due difensori (Odibe e Mazuch) e la palla è in rete (93’). Da non credere. Dove faremo un monumento a Cavani? Dovunque. Il San Paolo ha un lungo orgasmo di felicità. Una notte incredibile, una notte indimenticabile.
NAPOLI (3-5-2): Rosati; Fernandez, Aronica (72’ Pandev), Britos; Mesto, Inler, Donadel (55’ Hamsik), Dzemaili, Dossena; Vargas (55’ Insigne), Cavani.
DNIPRO (4-2-3-1): Lastuvka; Manzyuk, Mazuch, Odibe, Denisov; Rotan, Kankava; Fedetskiy (85’ Matheus), Aliyev (56’ Giuliano), Konoplyanka (81’ Cheberyachko); Zozulya.
ARBITRO: Yefet (Israele)
RETI: 7’ Cavani, 33’ Aliyev, 52’ Zozulya, 77’ Cavani, 88’ Cavani, 93’ Cavani.
EUROPA LEAGUE. Gruppo F. Quarta giornata.
Napoli-Dnipro 4-2
Aik Stoccolma-Psv Eindhoven 1-0
CLASSIFICA: Dnipro 9 (gol 10-7); Napoli 6 (9-8); Psv 4 (4-4); Aik 4 (4-8).
PROSSIMO TURNO (22 novembre).
Aik-Napoli, Psv-Dnipro.
Passano ai sedicesimi le prime due di ogni gruppo.