Quando bussiamo alla porta, ad accoglierci c’e il sorriso di Domenico Perrone, per tutti semplicemente Mimmo. Nessuno conosce San Siro meglio di lui, il tempio del calcio italiano nel quale lavora dall’ 84 (e dal ’68 e nel settore Sport del Comune di Milano) e oggi, nonostante sia in pensione, a 71 anni e ≪l’insostituibile≫ direttore tecnico operativo. Tutto passa da lui. ≪Le garantisco che qui non ci si ferma mai – esordisce -. Venga le faccio vedere, l’accompagno≫. Sono le undici del mattino, e dopo aver salutato sul piazzale Pierfrancesco Barletta (a.d. del gestore M-I-Stadio lato Inter), prendiamo l’ascensore al Gate 8 insieme al consigliere Manfredi Palmeri: lui e la nostra guida in questo tour. Si spalancano le porte: il viaggio comincia dal primo anello rosso. E mentre comitive di turisti si tuffano nel museo dello stadio, noi scegliamo una destinazione ≪anomala ≫: i bagni. E via con la prima domanda:≪Ma sono davvero fatiscenti? ≫.
Bagni, perché? La ≪questione- bagni≫ rappresenta il punto critico, il bivio, per ottenere la ≪patente≫ di stadio d’elite dalla Uefa senza la quale Milano non potra ospitare una finale della Champions (obiettivo 2015, piu semplice averla nel ’16). Il primo bagno che ≪visitiamo≫ e perfetto: mattonelle nuove, ambienti pulitissimi, box individuali separati a garanzia della privacy. Ci allunghiamo nell’angolo rosso-verde, ai confini con la Nord: scena identica. Bagni ottimi, con ambienti decorosi divisi per gli uomini, le donne e i disabili. ≪Ma come? Tutti si lamentano. Qui invece…≫. Cosi, scopriamo che il 30% dei 99 locali adibiti a servizi igienici sono stati riqualificati (speso un milione di euro). E il primo step del piano di risanamento.
Zone rosse Ma il nostro tour e appena iniziato, e le ≪zone rosse ≫ stanno per arrivare. Torniamosul piazzale interno, e saliamo nella zona-stampa dove i servizi igienici sono indecenti. Come qui, anche in molte aree al piano terra, negli anelli arancio e nelle due Curve. ≪Lavoriamo giorno e notte, la pulizia c’e sempre ma combattiamo contro le devastazioni – racconta Mimmo -. Non le dico cosa trovo il giorno dopo le partite≫. Barletta e sincero: ≪I servizi igienici sono un punto debole, e per questo abbiamo iniziato la ristrutturazione che, per il I˚ e il II˚ anello, terminera nel 2013, il III˚ entro il 2014. Investiremo in tutti i settori≫. La riqualificazione e cominciata quest’estate, con la sistemazione del 30% dei bagni. Si lavora sotto la Sud per la zona ≪No Match Day≫, dove si ricaveranno nuovi ambienti per il museo e gli uffici dell’Inter, rifacendo i bagni, compresi quelli negli angoli rosso e arancio. I lavori sono divisi in tre lotti (consegne a gennaio, giugno e dicembre ’13), costano 4 milioni. Il maxi intervento, quello fondamentale per la certificazione Uefa, partira invece a maggio: Milan e Inter investiranno 6 milioni. ≪I cantieri sono aperti 24 ore su 24, ma ne spunteranno sempre di nuovi piu ci avvicineremo al ’15 – illustra Alfonso Cefaliello, a.d. di M-I-Stadio lato Milan -. I bagni sono una lacuna, ma siamo al lavoro≫. Scendiamo a ridosso del campo, silenzio per un attimo, salgono i rumori di un cantiere: ammodernamenti, sicurezza, manutenzione. In settimana lo stadio si popola di un centinaio di operai. Perche, quando il calcio esce di scena, nella ≪Fabbrica San Siro≫ non c’è il tempo per riposarsi. Mai. (Gazzetta Milano) Mario Pagliara
A San Siro bagni punto critico, da indecenti a perfetti
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