Il capitano azzurro aveva già fatto capire che nel suo futuro potrebbe non esserci più Napoli. E per lui parla il papà
E’ ufficiale: Insigne è un caso. E le cose non accadono mai da sole. Riavvogliamo il nastro.
«Le critiche le ho sempre ricevute, ma vado avanti per la mia strada, fin quando sarò qui», Lorenzo Insigne dopo aver salvato il Napoli con il Sassuolo, ci va giù duro. Prima rifiuta l’intervista a fine gara, poi si presenta davanti alle telecamere, in un misto di diplomazia e fermezza, sparando anche su quel pubblico sempre pronto a puntargli l’indice contro. La scelta di affidarsi a Mino Raiola come procuratore è legata alla volontà di provare una grande squadra, superiore al Napoli dal punto di vista delle chance di vittoria.
Finché resterò qui
L’8 aprile scorso nuova intervista che lascia intravedere un possibile divorzio. E’ nuova presa di posizione che non smentisce. «Non ho mai detto che a giugno voglio andare via da Napoli. La gente pensa che io ho messo Raiola per andare via. Ho espresso il mio pensiero, sono state riportate male le mie parole e questo mi dispiace. Ho sempre detto che a Napoli sto benissimo, ci sta che i tifosi da me si aspettano qualcosina in più però ho sempre dato il massimo e finché resterò qui continuerò a farlo». Ancora una volta che bisogno c’è di dire «finché resterò qui?»
Ieri il terzo capitolo: Insigne a testa bassa torna verso la metà campo, quando si accorge che Ancelotti ha già chiamato la sua sostituzione con Younes. Lorenzo non la prende bene e lo fa capire al tecnico che a fine partita minimizza (“Non aveva niente contro di me, era dispiaciuto per il risultato e per i fischi”). Bordate di fischi da quel San Paolo che non è mai stato troppo amico dello scugnizzo di Frattamaggiore. Koulibaly lo difende: «Mi dispiace per quello che gli è successo, Lorenzo è un giocatore molto importante che suda la maglia per la sua città. Per me se parli del Napoli parli di Marek e di lui. Peccato che l’abbiano fischiato, ha bisogno dell’amore della sua città».
Per lui parla il papà, Carmine Insigne. Stando a quanto riportato dall’emittente Radio Punto Zero, Insigne senior avrebbe commentato in modo pesantissimo il lavoro del tecnico degli azzurri, definendo Ancelotti “un pacco”. Storia già vista con i familiari di Cavani prima e Higuain poi che intervengono a scavare le differenze prima che diventino solchi e addii. In attesa di smentite