C’è chi invoca un test psichiatrico per l’ingresso allo stadio e chi maggiori controlli ai tornelli e, naturalmente, le solite offese
“Più che mettere le curve a 30 euro bisognerebbe fare un test psichiatrico per decidere chi fare entrare”. C’è anche questo commento tra i tanti lasciati sulla pagina Facebook del Napolista sotto la notizia dell’apertura della vendita dei biglietti per la partita del Napoli contro il Cagliari, domenica prossima.
Molti tifosi sono contenti della decisione della società di aumentare i prezzi in curva. Alcuni, come Vittoria, scrivono nero su bianco che chi vuole il bene della squadra deve sposare la linea dura espressa dalla società e che se “la feccia vuole venire allo stadio” deve pagare 30 euro. Altri ancora si spingono oltre: “Doveva mettere le curve a 50 e gli altri settori a 5 euro”, scrive Angelo.
Qualcuno giudica inutile la misura: “Puntualmente i gruppi organizzati entrano senza pagare, così si colpisce solo chi ha ristrette possibilità economiche”, scrive Antonio.
E c’è chi ritiene che l’effetto sarà di avere uno stadio vuoto: “I tifosi giustamente non andranno. Adl ha perso un’altra occasione per smentire ciò che è ormai acclamato: un costante avvelenatore dell’ambiente”, dice Luisa.
E poi, naturalmente, sono tante le offese. Lo definiscono “un bimbo che si è offeso e vendicato”, “un presidente che va contro i tifosi”, uno che “sta facendo del male al Napoli”, a capo di “una società che è affidata agli umori del padrone”.
Danilo scrive: “Se non hai rispetto dei tifosi non puoi lamentarti se loro non hanno rispetto di te”.
Uno dei più pacati è Eduardo, che si augura ci siano controlli serrati a ogni tornello: “Altrimenti, come giustamente ha già detto qualcuno, si fa semplicemente il gioco di allontanare solo coloro che vogliono andare allo stadio ma non possono spendere 30 euro per una partita come Napoli verso Cagliari”.
Antonio si chiede quale sarà la reazione del pubblico domenica. Già: quale sarà?