Le pagelle di Roma-Napoli 3-2, semifinale d’andata della Coppa Italia. REINA 6,5 – Dimentica la papera di Bergamo e torna a dare sicurezza alla squadra. Battuto da due gol imparabili. Sbaglia qualche rinvio. Si oppone alle conclusioni di Totti (20’) e Ljajic (52’). Arpiona in presa una insidiosa deviazione di Jorginho (il pallone batte sulla schiena dell’italo-brasiliano su tiro di Torosidis). Una uscita di piede fuori area contro un giallorosso solo in campo aperto su contropiede (58’). Cioè, metti a confronto Reina e Morgan e ripeti con me: “Si’ bell’ Pepè”. Per inciso: Morgan ha imparato finalmente a uscire dai pali. T’ann’accirer’ – 7 MAGGIO 6,5 – Anche lui riscatta la prova opaca di Bergamo. Soffre contro Gervinho, ma spesso lo ferma, poi l’ivoriano va a segnare dall’altro lato. Affronta Ljajic e non gli dà campo. Pressato da Torosidis manca in scivolata la deviazione in rete sull’assist di Hamsik sotto porta. Energico in difesa, sicuro, giocando spesso di anticipo. Un tiro-cross parato. Anche in attacco, sbaglia di meno. È chiaro: deve giocare in difesa. Ce ne faremo una ragione – 6 FERNANDEZ 6 – Esce spesso su Totti quando il Pupone arretra tra le linee. Lo contiene quando, all’inizio, fa l’attaccante. Si spinge avanti in sicurezza. “Questo è pazzo”. L’ha detto Rafa. Devo aggiungere altro? Sì, potrei, ma per tutti i santi che ho in mente non basterebbe lo spazio di una pagella. E non gli puoi dare 6, Mimmo!! Eccheccazz! – 4,5 ALBIOL 6 – Non riesce a chiudere su Gervinho in occasione della prima rete giallorossa. Gli sfugge Florenzi quando il romanista lancia Gervinho per il 3-2. Si batte, ma macchia la partita con questi due “ritardi”. Sui corner contiene Benatia, famoso per le deviazioni di testa in rete sui calci d’angolo. Onesto: c’è qualcuno capace di chiudere Gervinho? – 6 REVEILLERE 4,5 – Quando Gervinho si sposta a destra, sul suo lato, patisce e molla l’ivoriano sul primo gol romanista. Esce dopo 24 minuti per noie muscolari. Nun sap tirà – 4,5 GHOULAM 6,5 – Entra per Reveillere ed è un’altra musica. Mancino naturale, gioca con disinvoltura sulla fascia. Batte due calci di punizione dalla distanza ed è una scoperta. De Sanctis para, ma le esecuzioni sono notevoli. Un’arma in più per il Napoli e, soprattutto, la maglia da titolare di quarto di difesa è sua. Spinge con padronanza della palla e buoni cross. Sul secondo gol di Gervinho viene però bruciato dal giallorosso. Oh Ghoulà Ghoulà Ghoulà, tira la bomba, tira la bomba! Da quant’è che ci mancava un terzino sinistro così? – 7 JORGINHO 6 – In ombra nel primo tempo. La potenza fisica di Strootman lo sovrasta. Però resta a galla e migliora nella ripresa inserendosi più volte nella manovra azzurra. Con l’ingresso di Behrami, gioca più avanti gli ultimi dieci minuti (recupero compreso). Uè, uè, nessuno può sovrastare il mio Jorgi e metterlo in un angolo, manco tu! – 6 INLER 7 – Gioca con la maschera del leone, irriducibile, forte nei contrasti, bene sui palloni alti. Un occhio a Totti quando il Pupone arretra e buon contenimento sugli altri centrocampisti giallorossi. Contende con vigore ogni pallone e ne recupera molti. Si becca l’ammonizione per la foga con cui gioca. Un altro giocatore rispetto a Bergamo e alle topiche di Bergamo. Cioè, hai capito che hai messo la parola “foga” e il nome “Inler” assieme nello stesso concetto? E mi tocca anche darti ragione! – 7 CALLEJON 6,5 – Gran lavoro sulla fascia ripiegando per dare una mano a Maggio e sprintando in avanti con rinnovata freschezza. Per un pelo non tocca in rete il traversone basso di Higuain (28’). Recuperato anche lui alla forma migliore. E niente. Quello questo, è. HAMSIK 4,5 – Non è ancora lui. Perde molti palloni mancandone il controllo. Perde la palla due volte contro Nainggolan. La prima volta è nell’occasione del 2-0 della Roma. La seconda volta, Nainggolan gli va via e serve Ljajic che batte a fil di palo. Sbaglia un contropiede (34’) e non arriva in area sul colpo di tacco di Higuain (51’). Sostituito al 65’. Mio 17: ti ho voluto bene, te ne voglio ancora, te ne vorrò sempre, ma tu nun può jucà accussì. Scandaloso – 4 MERTENS 7 – Entra per Hamsik giocando a destra e accentrandosi. Sulla fascia arretra Callejon per prendere Gervinho in prima battuta. Gran vigore fisico. Va in pressing sul primo romanista che avvia l’azione. Dà una scossa alla squadra e con una penetrazione perentoria nel cuore della difesa giallorossa va a segno per il 2-2. Primo gol in Coppa Italia, sei in stagione. Perentorio, hai ragione, ecco il termine. Entra lui e tutto diventa perentorio. Perentorio correre, attaccare, urlare, vincere. E, pure se non vinci, ti innamori lo stesso della voglia che ha lui. Marò, e che cos’è. Fenomenale – 8 INSIGNE 6 – Deve battersi contro Maicon, che è un colosso rispetto a lui, e fa fatica a contenerne le discese. Ma si batte con tenacia. Gran palla recuperata proprio contro Maicon sul limite dell’area azzurra (25’). Una conclusione fuori (23’) e due parate con tiri non forti (40’ e 62’). È suo l’assist sul gol di Higuain. Si sta riprendendo. Forza Lorenzì, cresci – 6 HIGUAIN 7,5 – Si batte con vigore non solo sul fronte offensivo. Rientra, dà una mano alla difesa sui corner, va in contrasto sui difensori romanisti. È l’anima del buon inizio del Napoli. Su invito di Callejon, colpo di tacco in area giallorossa perdendo però la palla (10’). Svaria sugli esterni mettendo buoni cross radenti, una volta non ci arriva Callejon per il tocco finale in rete. Beffa De Sanctis col diagonale da sinistra sulla prima rete azzurra che è il segnale di riscossa del Napoli. Benatia lo soffre parecchio e il difensore deve ricorrere al fallo per contenerlo. Esce nel finale. Ha riacquistato brillantezza e vigore. Secondo gol in Coppa Italia, 16 in stagione. Questo quando gioca si diverte. Vale più di mille tacchi e dieci gol – 7,5 BEHRAMI 6 – Ritorna in squadra ed entra all’84’ al posto di Higuain per proteggere il pareggio. Bentornato Valon. Azzannali alle caviglie, adesso – 6 BENITEZ 6 – Il Napoli non è “morto”. All’Olimpico la squadra sfodera una gran partita, in gara anche nel primo tempo sotto il doppio vantaggio della Roma, alla riscossa e superiore alla formazione giallorossa nella ripresa. Però poteva cominciare con Ghoulam (che entra solo per l’infortunio muscolare di Reveillere al 24’), altro passo e altra sicurezza sulla fascia sinistra. Comincia con Insigne, poi impiega Mertens sostituendo un opaco e incerto Hamsik. Le “mosse” sono giuste. Ma, accusato di non fare l’italiano perché non difende (!), toglie Higuian all’84’ sul 2-2 e inserisce Behrami per proteggere il pareggio. Sarà un caso, ma la Roma segna ancora vincendo la partita. Molto nervoso a bordocampo nel primo tempo (il gol iniziale di Gervinho sul filo del fuorigioco, le polemiche della vigilia). Porta a casa un risultato accettabile per il ritorno al San Paolo mettendo a tacere gufi e civette. Heyyyyyyyy? Professoroni piagnoniiiiii. Dove siete tutti? La verità? Ci siamo giocati tutto a dieci minuti dalla fine, noi rafaeliti e voi tristoni. Fuori Higuain e dentro Behrami: cambio modulo. Lo avete visto? Come dite? Ci hanno fatto gol? Uh! E che peccato! E comm’è ‘sto fatt? Il monotematico Rafa, quello che non cambia mai. Eh. Comunque, il Napoli è vivissimo, e non è per niente lontano da questa grande Maggica a cui tutti ci danno già per sottomessi. Compresi i telecronisti della Rai, che insieme agli spot durante la partita sono la cosa peggiore della Coppa Italia: il “gollettino”, insomma, ve lo mettete dove non batte il sole, insieme alle bandiere della Roma nascoste dietro le telecamere. Per non parlare della malafede di quanti, nelle radio e nelle tv locali dicono peste e corna, e guarda un po’, ieri sera, tutti amabili e dolci di zucchero. Rafa, non li pensare proprio a questi menagramo, come del resto fai già. Noi Napoletani perbenitez siamo con te, fino alla morte: la loro, si intende. Sin prisa però sin pausa. Forza col Milan, e incendiamo il San Paolo buttandoci dentro la Roma. Non potrò andare allo stadio, mercoledì, ma Rafa ha chiesto di aiutarli, sostenerli, stare vicini alla squadra. Napolisti rafaeliti di tutto il mondo: portiamoli all’inferno e bruciamoceli, fatelo per me – 8 Ps Perdere ci è andato nelle ossa: noi i pareggi, al San Paolo, non li sappiamo difendere. Dobbiamo lottare per vincere. A noi rafaeliti oltranzisti piace così. Vamos! MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA
Le pagelle / Inler torna un leone. Decisivo Mertens. Disastro Hamsik
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