L’ex bianconera in un’intervista all’Expressen: “L’unica cosa da fare era mantenere un basso profilo e lavorare per difendere i valori del club”

C’è un altro caso mediatico che riguarda la Juventus, stavolta la Juventus femminile. Petronella Ekroth, 29enne difensore svedese, ex bianconera ora nel Djurgarden, ha rilasciato un’intervista all’Expressen in cui racconta la propria esperienza alla Juventus Woman. Un’esperienza che – a leggere ora le sue dichiarazioni riprese da Eurosport – non sembra essere stata felicissima. «Non potevo fare tutto ciò che volevo. È stato difficile… Puoi mostrare un lato della medaglia, ma c’è molto di più che rimane nascosto, quello di cui purtroppo non si può parlare o mostrare. Sei molto limitato in tante cose. Alcune che puoi fare e altre che non vanno bene. Ho sentito come se potessi perdere un po’ di me stessa. È stato difficile… Non credo che le calciatrici straniere fossero trattate come le italiane. Ci sono state situazioni in cui a volte mi sono chiesta se fossi su una Candid Camera. Poi mi sono abituata», ha detto.
Ha parlato soprattutto del caso giudiziario di Cristiano Ronaldo cyorgahe è sotto accusa per stupro negli Stati Uniti.
“Ci hanno vietato di parlarne. Siamo state zitte non lo abbiamo menzionato. L’unica cosa da fare era mantenere un basso profilo e lavorare per difendere i valori del club”