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La storia di Chris Smalling, il difensore vegano neo acquisto della Roma

Un’infanzia complessa, dalla quale il difensore è uscito grazie a calcio, studio e lavoro. Dal Fulham al Manchester United. Ferguson chiamò la mamma per chiederle il permesso di portarlo nei Red Devils

La storia di Chris Smalling, il difensore vegano neo acquisto della Roma

Un’infanzia difficile quella di Chris Smalling, l’ultimo acquisto della Roma.

Dalla quale il difensore è riuscito ad uscire grazie al calcio, allo studio e al lavoro, racconta Gianluca Di Marzio.

Nato nei dintorni di Londra da una famiglia di origini giamaicane, a 5 anni rimane orfano di padre. E’ la mamma Theresa a crescere da sola sia lui che il fratello minore.

Sin da piccolo Chris si fa notare nello sport. Prima basket, poi rugby e judo, fino al calcio. Nel 2002 inizia a giocare nel Millwall ma continua a studiare e lavora pure, come cameriere in un hotel, per aiutare a casa.

A 19 anni, quando sta per iscriversi a economia e finanza, arriva la chiamata del Fulham e da quel momento la sua vita cambia.

Debutta in Premier League nell’ultima giornata della stagione seguente. Poi un’annata 2009-10 ad alti livelli e arriva anche il Manchester United. E’ Alex Ferguson in persona a chiamare la mamma di Chris e a chiederle il permesso di portare il figlio tra i Red Devils.

Oltre 300 le sue presenze nel Manchester United in nove stagioni.

Una curiosità. Dal 2017 Smalling ha abbracciato la causa vegana. Vittima di una tendinite, iniziò una dieta vegana e tutti i problemi scomparvero all’improvviso. Lo dichiarò lui stesso a Sky Sport. Aggiungendo di aver notato anche miglioramenti nella prestazione in campo.

 

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