ilNapolista

Il legale di Icardi: “Il documento che circola sui social è una gravissima violazione della privacy”

A SportMediaset: “Icardi non mi ha chiesto di inserire il risarcimento ma senza l’istanza sarebbe stata incompleta. Se sarà ceduto cadrà l’intero procedimento”

Il legale di Icardi: “Il documento che circola sui social è una gravissima violazione della privacy”

SportMediaset intervista il legale di Mauro Icardi, Giuseppe Di Carlo.

L’argentino, come è noto, ha fatto causa all’Inter. Questa mattina, sui social, è iniziato a circolare il documento integrale. Sul punto risponde Di Carlo:

“È inspiegabile. Mai vista una cosa del genere. Ho visto il documento diffuso integralmente con gravissime violazioni della privacy. Senza omissis. Circola di tutto: indirizzi, nomi, numeri di telefono. Qualcuno dovrà risponderne. Soprattutto chi lo ha pubblicato”.

Icardi chiede all’Inter un risarcimento di 1,5 milioni.

“Voglio chiarire. La richiesta di risarcimento è una conseguenza necessaria dell’atto. Non fa parte di un’iniziativa personale del giocatore. L’atto sarebbe stato incompleto senza la specifica di risarcimento del danno subito non inferiore al 20% del compenso annuo”.

L’avvocato chiarisce che non è stato Icardi a chiedere che venisse inserito nell’atto il risarcimento:

“E’ una formula obbligatoria della domanda. Non avrei potuto fare diversamente. Sarebbe stato un documento monco. Se il Collegio certificherà la condotta discriminatoria dell’Inter, il risarcimento sarà una conseguenza naturale. Vale per tutti, non solo per Icardi”.

Non è una questione economica, spiega Di Carlo:

Quello che interessa a Icardi è essere parte integrante del progetto Inter. Vi pare possibile che in due mesi di preparazione non abbia partecipato a un’amichevole?”.

Adesso, spiega il legale, occorrerà aspettare che l’Arbitro accolga l’istanza. Per farlo ha cinque giorni di tempo. Di Carlo si dichiara convinto che aspetterà la fine del mercato.

E se Icardi dovesse essere ceduto a un’altra squadra all’ultimo momento?

“Ovviamente tutto rientrerebbe. Non ci sarebbero più le ragioni per procedere”.

ilnapolista © riproduzione riservata