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Rafael 4,5. Callejon e Mertens nulli

Rafael 4,5. Callejon e Mertens nulli

RAFAEL 4,5 – Un paio di parate su Balenziaga e Lopez. Però devastanti l’uscita a vuoto non sfruttata da Laporte e il pasticcio in combutta con Albiol sul secondo gol dei baschi. Non dà sicurezza, ma è inutile pensare sempre a Reina.

Ho ancora nelle orecchie la voce del mio vicino di ombrellone, ieri mattina: “L’errore più grosso è stato lasciar andare via Reina, lo pagheremo stasera, perdendo”. Ho fatto le corna, ma non è servito – 5

MAGGIO 5 – Se la cava nel primo tempo contrastando Muniain. Cala nella ripresa. Si perde Aduriz sul pareggio dell’Athletic e smarrisce lucidità e convinzione. Una volta all’attacco non sfrutta un assist di Hamsik.

Erano le 10 e il tizio dell’ombrellone in seconda fila diceva: “Maggio? All’andata è stato velocissimo, ma vedrai che stasera sarà come vedere in campo il mese dei morti”. E rideva avviandosi verso il mare. Mentre io sognavo di bucargli il materassino – 3,5

ALBIOL 4,5 – Imperdonabile il pasticcio che combina con Rafael sul secondo gol di Aduriz. Spazza spesso con decisione, ma non c’è mai nel cuore della difesa.

Quello del bar del lido lo aveva detto sorseggiando la granita: “Albiol stasera ci farà vedere i sorci verdi come questa menta”. Lo ha detto, mentre io speravo se lo mangiassero i topi – 3,5

KOULIBALY 5 – Alterna buoni interventi, almeno tre salvataggi di rilievo, a incertezze. Ma gioca in una difesa che è un colabrodo nel secondo tempo.

Alle 11.30 il bagnino era salito sul pedalò sentenziando: “Koulibaly? Omar, quello dei parei a 2 euro che passa ogni giorno qua davanti, se lo magna, a Koulibaly” – 6

GHOULAM 4 – Preferito a Britos, soffre maledettamente l’iniziativa di Susaeta, più in palla e più veloce. Due errori sotto porta non sfruttati il primo da Susatea, il secondo da Gurpegui. Ammonito nel finale del primo tempo. Si fa male a un polso e viene sostituito.

Sono sicura di aver sentito distintamente, nel momento in cui si è fatto male al polso, le parole del barista all’angolo: “Ghoulam, ea’ murì”. Giuro di aver visto nettamente campeggiare, accanto all’insegna del bar, la bandiera del Napoli. Inspiegabile – 4

BRITOS 5 – Entra per Ghoulam al 56’, presenza evanescente, senza errori clamorosi. 

A Britos ci aveva pensato il vu cumprà cinese la mattina: “Blitos? – aveva esordito sganasciandosi di risate con i dentoni in bella vista – Ma i fantasmi non giocano ad Halloween!?”. Ho sognato gli esplodessero tutti gli orologi che aveva in borsa – 4,5

JORGINHO 4,5 – Tutto il centrocampo azzurro è alla mercé di quello basco. Non riesce mai a costruire l’azione, impegnato soprattutto a difendere.

Il tizio del tabaccaio, nel pomeriggio, era stato netto: “Senza Inler, Jorginho non vale un cazzo”. Solo che lo avevo incontrato a Pasqua e giuro che mi aveva detto che Inler senza Jorginho era meglio se lo vendevamo… – 4

GARGANO 5 – Corre come al solito, ma stavolta i suoi contrasti non servono a spezzare la supremazia dei centrocampisti dell’Athletic come gli era riuscito nel match al San Paolo. E stavolta non riesce nemmeno a rilanciare l’offensiva azzurra. Un po’ perso nella zona mediana del campo.

Su Gargano si staglia netta l’opinione del venditore di cocco: “Mi sta ‘ngopp’ o cazz e nun po’ jucà” – 5,5

CALLEJON 4,5 – Fuori condizione e nettamente in balia di Balenziaga che non gli concede nulla difendendo e lo supera andando avanti. Due tiri fuori bersaglio anche senza molta convinzione. Dà una mano a Maggio per fermare Muniain ed è tutto.

Rinfrescati dalla brezzolina sul bagnasciuga due bagnanti commentavano: “Callejon? I gol dell’anno scorso sono stati un bluff. Ha finito di segnare”. Anche qui facevo le corna ma non serviva – 3

HAMSIK 5 – Porta il Napoli in vantaggio battendo rapidamente a rete un rinvio della difesa basca. Difende bene nel primo tempo, ma Iturraspe ha più grinta e benzina. Tenta con tocchi volanti di spiazzare la difesa dell’Athletic, ma sono tocchi imprecisi. Cala alla distanza ed esce.

“Chella crest’ e merd!”. Il venditore di cocco, al pomeriggio, aveva speso una buona parola anche per lui – 5

INSIGNE 5 – Entra per Hamsik al 70’ con l’Athletic in vantaggio per 2-1 e la partita in pugno. Può fare poco. In partenza gli era stato preferito Mertens.

Alle 17, puntuale come un orologio svizzero era passato il tizio delle granite. Un bagnante che dormiva, svegliato dalla musica ad alto volume, volgendosi nella sua direzione, aveva esclamato: “T’adda magnà Insigne!”. Poi ripiombava nel sonno, spero per sempre – 4

MERTENS 4,5 – Costantemente anticipato da De Marcos che si spinge anche all’attacco come fece al San Paolo contro Insigne. Scatta, ma a vuoto. Non è stata la soluzione che si sperava. Da Insigne a Mertens, fra andata e ritorno contro il Bilbao, non c’è stata storia sulla fascia sinistra del Napoli. Esce al 77’.

Per questa mattina il bagnino ha indetto un comizio. Ora è sulla sua torretta e col megafono sta arringando tutti: “Che cazz fa’ trasì affa’ Mertens dal primo minuto? Doveva giocare Insigne titolare”. Ricordo nettamente che all’indomani della partita di andata, nello stesso comizio, aveva detto che Insigne dal primo minuto era un’eresia – 4

ZAPATA 4 – Entra per Mertens e non dà alcun contributo, l’Athletic ormai navigava alla grande sul 3-1.

Soprattutto in estate, tene ‘nu ddi’e fisico – 4

HIGUAIN 5 – Poco servito, nervoso, ammonito per proteste. Il killer del Bilbao (nove gol in 12 partite) stavolta non va a segno. Una sola conclusione, ma debole a parata da Iraizoz. È stato l’unico tiro in porta del Napoli! Mancando la penetrazione azzurra sulle fasce, non ha mai avuto vere opportunità da goleador.

Qua i miei amici tifosi si sono superati. Quando è stato ammonito per proteste ho sentito chiaramente partire, dalla casa di fronte, il grido: “Higuain, nun sì nisciun!”. Credo che dopo abbiano anche intonato il Porompompero, ma non ci metterei la mano sul fuoco – 6

BENITEZ 4 – Fallisce la Champions e retrocede in Europa League. Aveva detto che l’eliminazione contro il Bilbao, la squadra più difficile che potesse capitare nel preliminare di Champions, non sarebbe stata “una tragedia”. Ma la delusione è grande. Tre palle-gol fallite all’andata, il vantaggio di Hamsik al ritorno vanificato da una difesa impresentabile. In questo l’allenatore può farci poco. I cambi rispetto al match del San Paolo non hanno sortito effetti. Mertens nullo a Bilbao come Insigne a Napoli. Ancora fuori forma Callejon. I problemi restano in difesa anche se stavolta si sono verificati errori individuali e collettivi incredibili. A centrocampo, l’Athletic ha dominato: più corsa, più pressing, più costruzione di gioco, più movimento e superiorità numerica costante. Le sostituzioni in partita sono state insignificanti. E se ricorre addirittura a Zapata (77’ per Mertens), allora è la fine.

Qui si snoda l’enigma. Sono diventati tutti rafaeliti. Oggi la spiaggia intera è pronta a immolarsi per una verità che tutti ritengono assoluta: “Rafa non ha colpe, il problema è De Papponis”. Salvo uno sparuto gruppetto che dice che se Benitez non riesce a convincere DeLa ad acquistare qualcuno buono “allora che camp’ a fa’”. Siamo tutti delusi, i tifosi che tifano Napoli e quelli che al Napoli tirano i piedi – che ultimamente sembrano la maggioranza. Solo che i tifosi che tifano Napoli, anche se molto dispiaciuti, pensano che c’è ancora l’Europa League e che domenica inizia un campionato di serie A2, mentre tutti gli altri sorridono beati e continuano a ripetere “l’avevo detto io!” facendo i tuffi a cofaniello perché godono a pazzi di una débacle così. Ad ogni modo, un consiglio a Rafa: insieme all’elenco delle cose belle viste e gustate a Napoli, dovrebbe tatuarsi sul corpo la filastrocca che segue. È che contro il fuoco amico vale come protezione. Insomma, non si può mai sapere: “Aglie, fravaglie e fattura ca nun quaglie, ‘uocchie, maluocchie e frutticiell rind’ all’uocchie, corna, bicorna e la sfortuna nun ritorna, sciò sciò, ciucciuè!!!” – 6

MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

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