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Benitez ha parlato come Maradona: da leader, da paladino di Napoli

Benitez ha parlato come Maradona: da leader, da paladino di Napoli

A questo punto il paragone regge. Era dai tempi di Diego Armando Maradona, che Napoli (non solo il Napoli) non aveva un condottiero così. Un leader. Un capo. Oggi Benitez ha tenuto una conferenza stampa eccezionale. Ha impartito una lezione ai giornalisti. Ha capito perfettamente chi è che mesta nel torbido. Ha detto ai giornalisti napoletani: «se seguite quel che scrivono da Torino e da Milano, la gente vi crede e perdiamo il 20% delle energie». Il che – si badi bene – non è un invito all’omertà e a non svolgere il proprio lavoro. È un invito a non scrivere le falsità scritte e messe in giro da chi lavora per testate (e non solo cartacee) di Milano e Torino.   

Una conferenza stampa che giunge al termine di una settimana vergognosa per il giornalismo. Con una campagna condotta dalla Gazzetta dello Sport (e seguita da altre testate) che avrà fatto rivoltare nella tomba il povero Gino Palumbo. Insinuazioni da cortile sulle ferie dell’allenatore spagnolo. «Abito in un centro sportivo e lavoro 16 ore al giorno», ha detto.

Sarebbe ora che Napoli cominciasse a scuotersi e a reagire alla subalternità culturale nei confronti delle testate del Nord. Ieri ho ascoltato Sky Sprt 24 che ha annunciato un’Inter più italiana. Sapete in che cosa consiste l’Inter più italiana? In Andreolli al fianco di Ranocchia: due italiani in strada. Roba da ridere. Gli altri sono bravi a tutelarsi. Hanno la capacità di fare lobby, anziché giocare a remare sempre contro. Manca l’orgoglio di appartenenza (e, tranquilli, non c’entra col principio base del giornalismo). 

Era dai tempi di Diego che un rappresentante del Napoli non si ergeva a paladino dei diritti del Napoli. Benitez – lo aveva già dimostrato con l’esempio del nipote della cugina – ha capito tutto di Napoli. Sa benissimo chi sono i nemici del Napoli. E per la seconda volta lancia un appello all’unità. Per vincere occorrono molti fattori. Bisogna essere forti in campo. Bisogna essere forti politicamente. E bisogna sapersi difendere dal punto di vista mediatico. E bisogna avere un ambiente compatto. Rafa ce lo ha detto per la seconda volta in quindici giorni. Speriamo che non ci sia bisogno di una terza volta.  
Massimiliano Gallo

p.s. ma dove lo troviamo un allenatore che cita i Monty Python?

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