L’argentino è sotto squalifica. O la Fifa ha voluto tenere buoni il giocatore, il Barca e l’Argentina oppure Messi ha ragione sulla corruzione e i manipolatori ed è stato premiato per questo
Cristiano Ronaldo è maleducato e capriccioso, è vero, scrive Tony Damascelli su Il Giornale. Lo ha dimostrato nel momento in cui non si è presentato alla premiazione della Fifa (che ha incoronato Messi). Ma nemmeno la Fifa si è comportata bene.
L’istituzione calcistica più importante ha commesso due errori. Il primo è stato quello di omettere il nome di Cristiano dall’11 ideale premiato alla Scala di Milano. Chiamando sul palco i 10 presenti e dimenticando volutamente di citare l’assente CR7. Un errore, questo, “elementare e infantile”.
L’altro è ben più grave. E consiste nell’aver premiato proprio Messi, che nella stagione passata ha vinto solo la Liga ma niente altro né con il Barcellona né con la Nazionale.
In realtà, scrive Damascelli, l’argentino non avrebbe nemmeno dovuto essere presente a Milano. E’ sotto squalifica (e multa da 50mila euro) per le parole pronunciate contro la Conmebol, la federazione sudamericana, aggravate poi dall’accusa allo strapotere del Brasile.
La Conmebol lo ha punito ma la federazione è affiliata alla Fifa. Delle due l’una, scrive Damascelli:
“o a Infantino non interessa nulla se non il potere della Fifa (tipo Sepp Blatter), oppure il premio a Messi è un giochino per tenere tranquilli il fuoriclasse, il Barcellona e l’Argentina e stuzzicare, un’altra volta, Cristiano Ronaldo. O forse, ancora, ha ragione Messi, sulla corruzione e sui manipolatori. E per questo merita premi e ringraziamenti dalla stessa Fifa. E, a fine carriera,un posto da consulente e ambasciatore”.