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Repubblica: matrimonio neomelodico, la procura indaga sul ruolo del fratello di de Magistris

La magistratura indaga il fratello del sindaco per aver fatto da “sponda” tra Tony Colombo e il Comune per i permessi alle “nozze trash”

Repubblica: matrimonio neomelodico, la procura indaga sul ruolo del fratello di de Magistris

La sobria carrozza bianca che blocca Corso Secondigliano, il pre-show matrimoniale a Piazza del Plebiscito, la cerimonia civile al Maschio Angioino con spostamento tattico a Palazzo San Giacomo di un concomitante evento sulla legalità che avrebbe cozzato con la sposa, incensurata ma vedova di Gaetano “moncherino” Marino, boss degli Scissionisti di Secondigliano ucciso a Terracina nel 2012. Il matrimonio tra il cantante neomelodico Tony Colombo e Tina Rispoli e quella cartolina stropicciata di Napoli finirono sui tg nazionali, sui siti news all’estero, ovunque. Con tutto il contorno di polemiche in salsa rosa che immediatamente scoppiarono per il coinvolgimento, più o meno in contumacia, dell’amministrazione De Magistris. Oggi l’intero pacchetto di presunte connivenze e/o omissioni del Comune di Napoli è il cuore di un’inchiesta condotta dai pm Maurizio De Marco e Vincenza Marra con il procuratore capo Giovanni Melillo, che vede Colombo e Claudio de Magistris indagati con l’ipotesi di concorso in abuso d’ufficio. Sì, perché il fratello del sindaco è accusato di essere “la sponda” che innescò il corto circuito di permessi e autorizzazioni che provocò il disastro d’immagine susseguente. Ne scrive oggi l’edizione napoletana di Repubblica.

I Carbinieri, nell’informativa, citano un incontro fra il cantante e De Magistris Jr. (promotore di eventi e attivo nel mondo dello spettacolo) avvenuto nei pressi del Municipio il 13 marzo scorso alle 11.30. Lì, grazie ai buoni rapporti tra i due, sarebbe partita la richiesta di fare un “flashmob” in piazza del Plebiscito per l’addio al nubilato della sua futura moglie. Ed è in quel momento che per gli investigatori “inizia a concretizzarsi” la presunta “condotta illecita” che avrebbe poi aperto la piazza più importante della città ad un vero e proprio concerto non autorizzato due settimane dopo. Con i due sono indagati anche Sarah Terracciano, presidente della commissione pubblico spettacolo e Mafalda Fasanella, componente dell’ufficio Cinema, mentre per due dirigenti della polizia municipale e tre vigili in servizio quella sera si profila l’ipotesi di omissione in atti d’ufficio.

“Ma vi pare che uno come me, abituato ad organizzare concerti, feste, non fa i permessi?”, aveva immediatamente risposto sui sociale alle accuse Colombo. Il quale – non contento – aveva pure  “ringraziato il Comune di Napoli per la gentile concessione sia alla fine del video del mio nuovo singolo, “Ti amo amore mio”, girato proprio in piazza del Plebiscito durante il flash mob, sia in piazza, sia il giorno delle nozze nel corso della trasmissione Pomeriggio 5. Forse sono stato troppo educato?”.

“Tra l’altro – diceva ancora Colombo – il sindaco aveva manifestato l’intenzione di officiare il mio matrimonio, poi ha comunicato che in quella data avrebbe avuto altre cose da fare…”. E in effetti il capo di gabinetto del Comune, Attilio Auricchio, ricorda come teste nell’inchiesta di aver “valutato con il sindaco l’inopportunità celebrare matrimonio”, visto il precedente matrimonio della sposa.

Nell’indagine – Gli atti sono stati depositati al Riesame dopo il ricorso presentato dalla difesa a seguito delle perquisizioni scattate il 7 ottobre – si punta molto sul fitto scambio di mail e messaggi tra il fratello del sindaco e il cantante, e il successivo interessamento di Claudio De Magistris.  “Per quanto ricordo – ha messo a verbale la dirigente Terracciano – ho ricevuto una chiamata da Claudio de Magistris il quale mi ha avvisato che avrei ricevuto una email da Colombo”.

Nella sua arringa difensiva a mezzo social Tony Colombo ne faceva persino una questione di finto moralismo: “Bah, non riesco a capire, se esistono servizi di noleggio carrozze significa che esiste un pubblico che ne usufruisce… Ora, perché l’ha noleggiata Tony Colombo per sua moglie tutti ne parlano. Non penso che quello che faccio sia deleterio per Napoli: fa male alla Città vedere il male laddove il male non c’è!”.

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