Il quotidiano di Cairo: “Così è dura andare avanti, anche perché la nuova regola sui falli di mano non piace nemmeno agli arbitri”
![Corsera sui falli di mano: due pesi, due misure, perché Nicchi e Rizzoli non spiegano? Corsera sui falli di mano: due pesi, due misure, perché Nicchi e Rizzoli non spiegano?](https://www.ilnapolista.it/wp-content/uploads/2019/11/Rimessa-laterale-Rincon-spizza-Belotti-tocco-De-Ligt-11esimo-4.jpg)
Il Corriere della Sera torna sulle disparità di giudizio sui falli di mano che si sono evidenziate nelle ultime giornate di campionato, De Ligt ne è diventato il porta bandiera oramai.
L’intenzione dell’International Board era quella di ridurre il margine di discrezionalità dell’arbitro, ma l’effetto ottenuto sembra opposto. Ed è quello della confusione e della disparità di giudizio perché su episodi simili sono state fatte scelte molto diverse: due pesi, due misure, come quando la Var non c’era.
Se ne sono accorti tutti, perfino gli arbitri stessi e non solo in Italia. L’introduzione della Var rischia di non rappresentare quello che si era sperato all’inizio e, a causa delle nuove regole, di confondere ancora di più i direttori di gara e aumentare le polemiche.
Così è dura andare avanti, anche perché la nuova regola sui falli di mano non piace nemmeno agli arbitri, che soprattutto nelle prime giornate l’hanno applicata in modo incoerente. «Stiamo lavorando bene, applicando un regolamento che non ci entusiasma» ha rivendicato di recente Marcello Nicchi, numero uno dei fischietti italiani. Ma spiegare qual è la differenza tra il rigore dato al Lecce e quello negato al Torino contro la Juve, anzi contro De Ligt, sarebbe già utile.