ilNapolista

Le pagelle / Strepitoso Callejon, bene Koulibaly. Higuain e Hamsik due fantasmi

Le pagelle / Strepitoso Callejon, bene Koulibaly. Higuain e Hamsik due fantasmi

Le pagelle di Inter-Napoli 2-2

RAFAEL 5 – Forse doveva proteggere meglio l’area piccola sul tocco ravvicinato di Guarin per il primo pareggio interista. Incolpevole sulla fiondata di testa forte e precisa di Hernanes. Salvato dal palo nell’occasione di Hernanes (39’). Mai sicuro nelle uscite e mai preciso nei rinvii. Un paio di parate facili.

Non chiama mai l’uomo né la palla, non smanaccia, non parla mai, non è di quei portieri tutti fisici e tosti che coprono la rete solo col corpo, neppure fiata, manda in confusione tutti noi per l’ansia che ci mette addosso ogni volta che gli si avvicina la palla, non fa nulla per svegliare la difesa dal torpore che l’attanaglia, va bene, però, dai, non ha nessuna colpa sui due gol. Ormai gli si attribuisce la colpa anche se ci segnano su rigore. Insomma, non esageriamo. E comunque Reina non voleva rimanere a Napoli e si è pure infortunato dopo 5 minuti di gioco. Eccheccazz – 6

ZUNIGA 5,5 – Schierato sulla destra della difesa al posto di Maggio. Duello incerto contro Dodò che non blocca sul cross del 2-2. Poco incisivo nelle proiezioni offensive. Una conclusione debole, parata.

Duello incerto, Mimmo? Stava là a guardare Dodò crossare. Testa alta, occhi negli occhi. Lo ha guardato, gli ha fatto ciao con la manina ed è rimasto fermo. Va bene che Maggio non sa crossare, ma non è che per questo Zuniga deve far crossare Dodò, intossicarci la partita e farci rimpiangere Maggio. Io lo piglierei a paccheri – 5

ALBIOL 6,5 – Evita un gol sicuro sviando in corner la conclusione di Icardi (18’). Attento e preciso nelle chiusure. Un errore di appoggio nel secondo tempo.

Mah. Questo pare che se non gioca a Madrid non gliene frega una ceppa di tutto il resto – 6

KOULIBALY 7 – Nel gioco alto non perde un pallone. Insuperabile anche palla a terra. Stoppa Hernanes in area, poi blocca Mbaye in due situazioni pericolose. Conferma d’essere il migliore acquisto di questa stagione. È sempre sicuro, tempestivo e forte nei contrasti.

Un macigno. Una splendida pietra di quelle vulcaniche, toste e nerissime come la pece – 7,5

BRITOS 6 – Con Zuniga a destra, gioca a sinistra. All’inizio la velocità di Obi lo mette in difficoltà. Supera un problema a un ginocchio rimanendo in campo per 75 minuti. Cresce di rendimento col passare del tempo. Si spinge avanti, ma è meno positivo che nelle fasi difensive. Ammonito per un fallo su Palacio. Esce al 75’.

Partita senza lode, ma senza neppure infamia – 6

GHOULAM 6,5 – Entra per Britos. Spinge meglio dell’uruguayano ed è protagonista sul primo vantaggio azzurro. Prima costringe Ranocchia, pressandolo, a buttare la palla in fallo laterale. Rimette in gioco e favorisce la prima segnatura di Callejon.

L’assist gli vale il voto – 6

DAVID LOPEZ 6,5 – Gioca per l’infortunio di Gargano. Non incisivo nel pressing, ma ha senso della posizione e difende bene. Esce spesso a contrastare Icardi e Palacio che giocano lontano dall’area azzurra. Bel tiro al 38’ deviato in corner da Handanovic. Poi il cross al millimetro per la seconda rete di Callejon.

Ho un debole per i cross, lo ammetto. Sarà che sui cross siamo carenti da anni e allora quando qualcuno crossa come Dio comanda mi commuovo. Però ieri mi è anche mancato moltissimo Gargano: sarebbe stata la partita perfetta per lui – 7

INLER 6 – Abulico nel primo tempo, più presente nella ripresa portandosi avanti. Spesso però tarda la giocata e qualche volta perde la palla. Sballa fuori bersaglio tre conclusioni.

Sul primo gol si è sentito all’improvviso stanco. Era domenica, il pranzo era stato pesante, aveva mangiato i peperoni imbottiti, il sole aveva rallegrato la giornata riscaldandogli troppo la testa e ha sentito all’improvviso un po’ di pesantezza. Si è avvicinato alla panchina e ha preso il cuscino del re Leone e la trapuntina di Hello Kitty, poi se n’è andato in area di rigore e si è spalmato ai piedi di Rafael sbadigliando. Ha steso le zampotte chiatte lunghe davanti e ci ha morbidamente appoggiato su la testolina con la criniera. E così, magicamente, si è addormentato. E noi abbiamo preso gol – 4

CALLEJON 7,5 – Il cavallino andaluso. Super cannoniere. Cinque gol di fila, sei in tutto. È il goleador azzurro. Per tutto il primo tempo, rientra a contrastare Dodò. Comincia a impegnare Handanovic con un tiro dalla distanza (64’). Lo batte poi due volte (79’ e 90’). E’ l’azzurro più in forma con Koulibaly. Prezioso in copertura, decisivo in attacco.

In quel tocco sul secondo gol c’è tutta la bellezza del calcio. La grazia e lo stile di Josè Maria sono così belli che io ogni volta mi sorprendo. Questo è un giocatore da milioni di euro, che si sappia – 7,5

HAMSIK 5 – Marcato a uomo da Medel, trova pochi spunti. Un solo tiro respinto da Handanovic nel primo tempo. Poi la palla d’oro a Insigne che Lorenzo spreca sul palo. Due soli lampi. Mai veramente in partita. Esce dopo un’ora.

Andiamo in Slovenia per l’Europa League e lui segna. Poi va a giocare nella sua Nazionale e fa due gol splendidi. Avesse nostalgia di casa? – 5

JORGINHO 5,5 – Entra per Hamsik (61’). È più vivace, ma incide poco. Ammonito per un fallo su Kovacic.

Sì, però quando è entrato ha dato un po’ di respiro al centrocampo e l’attacco è stato più incisivo – 6

INSIGNE 5 – Clamorosa l’occasione sciupata a tu per tu con Handanovic: palla sul palo (50’). Rientra per proteggere la corsia dove avanza Ranocchia (che supera raramente) e incide Obi. Due buoni palloni serviti a Higuain (6’ e 44’). Non riesce mai a mirare la porta. Sfiancato dai rientri, chiede la sostituzione.

L’ho trovato molto migliorato. Come se avesse acquistato fiducia. Nel primo tempo mi sembrava l’unico deciso a giocare – 5,5

MERTENS 5 – Entra per Insigne (68’). Incide poco. Serve un buon pallone che Higuain non sfrutta (86’).

Sono quelle serate che pure Mertens prenderesti a paccheri – 5

HIGUAIN 5 – Ancora a secco. Non sfrutta a dovere due palloni servitigli da Insigne. In altre due occasioni, svirgola la girata dal limite (67’) e viene stoppato al tiro da Vidic (86’). Preceduto in un’altra occasione dall’uscita di Handanovic. Troppo solo in attacco, invita i compagni a “salire”. Si innervosisce e quando subisce due falli consecutivi da Vidic, non puniti, protesta e viene ammonito. L’arbitro lo aveva già richiamato nel primo tempo per le proteste dopo uno scontro con Juan Jesus e palla allontanata di rabbia, “giallo” risparmiato. Ormai, segna solo in Europa (tre gol).

Inguardabile. Gli unici slanci di rabbia e voglia sono quando gli fanno fallo contro, altrimenti è totale abulia. Poi non mi ricordate che segna solo in Europa perché mi fa incazzare la sua insufficienza in campionato – 4 

BENITEZ 6 – Non è più il suo Napoli che teneva palla e imponeva l’iniziativa all’avversario. Ora la squadra fa meno possesso e costruisce in contropiede. Rafforza la difesa preferendo Britos a Maggio, lasciando Zuniga a destra per sostenere l’attacco. David Lopez risponde bene alla sostituzione di Gargano infortunato. Manca maledettamente l’apporto di Hamsik, il solo capace di sveltire la manovra azzurra. Resta imbattuto contro Mazzarri in tre gare (una vittoria e due pareggi del suo Napoli).

Nel primo tempo dormiamo come nella migliore controra domenicale. Nella seconda parte del secondo tempo decidiamo di svegliarci e facciamo una bella partita. Conclusione, per come l’ho vista io: Benitez batte Mazzarri 7-0 nonostante il pareggio. Perché l’Inter ha giocato bene, non ha subito i nostri gol, ha avuto begli slanci, ha meritato il pareggio, ma è apparsa una squadra disordinata, che si lanciava in avanti solo a sprazzi anche se con velocità. Noi, invece, in campo, eravamo più ordinati, più puliti; anche se lenti, avevamo una squadra schierata, anche se nel pieno del sonno. Insomma, reagire all’attacco nerazzurro, alla rimonta sul primo gol, tenere anche dopo la rimonta del secondo e farlo a Milano è un buon risultato. In più, il nostro attacco ha pareggiato con la nostra difesa, segnando due gol a testa, e sono risultati a cui guardare, per giudicare una partita e una stagione. Abbiamo giocato in modo svogliato e lento per la maggior parte del tempo e abbiamo comunque rischiato di vincere, a San Siro. Il bicchiere può considerarsi mezzo pieno, anche se il pareggio fa incazzare. Se oltre a giocare sempre fuori casa abolissimo anche i calci d’angolo, lo scudetto sarebbe nostro. Ah, poi vabbé, valutazione personale: Mazzarri sembra il bancarellaro del mercato rispetto a Benitez. Con nessun intento discriminatorio verso i bancarellari, naturalmente, ma preferisco Benitez che si asciuga il sudore con l’asciugamano azzurro di spalle, in modo discreto e distinto, a uno che si fa cacciare tutto sudato e che urla come un ossesso in direzione dell’arbitro. Annotazione sulla proprietà: bello il tweet di De Laurentiis, mette calore; Thoir in tribuna mi sembrava un pappone – 6,5
MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

 

ilnapolista © riproduzione riservata