Sul CorSport. Non si può cancellare quanto successo ma è necessario un armistizio. Non mi stupirebbe anche una iniziativa pacificatrice di Ancelotti
Napoli è una città esagerata, scrive Guido Trombetti sul Corriere dello Sport. logico che lo sia anche nel calcio. Lo dimostra l’ammutinamento dei calciatori.
Trombetti scrive che, a prescindere dal fatto che la decisione di mandare tutti in ritiro, da parte del presidente, possa ritenersi opportuna o meno, di certo è stata legittima. È stata invece sbagliata e inopportuna la reazione dei calciatori del Napoli. Esagerata, appunto.
Adesso, però, occorre guardare avanti, provare a non gettare alle ortiche la stagione appena iniziata.
Per uscire da questa brutta situazione occorrono tre cose, e il Napoli le ha tutte: un grande presidente, un grande allenatore e dei grandi calciatori.
Certo non è possibile cancellare ciò che è successo ma occorre raggiungere un armistizio almeno fino a giugno.
“Nell’interesse di tutti. Ed anche della città della quale la squadra di calcio è stata a lungo un mirabile ambasciatore”.
Poi, dopo giugno, si vedrà.
Le strade possibili sono diverse.
“Un elementare ‘chiediamo scusa’ dei calciatori. O anche in una delle geniali uscite del geniale presidente. Che so, ‘promulgo un indulto unilaterale’. Magari in nome della saggezza determinata dall’età che spinge a perdonare. Od anche una iniziativa pacificatrice di Ancelotti che metta in campo la sua riconosciuta capacità di dialogo. Una soluzione del genere non provocherebbe in me alcuna sorpresa”.