Medel: “Siamo calciatori, ma prima di tutto persone. C’è una partita più importante, quella dell’uguaglianza”

I cileni scendono in piazza e la nazionale cilena non scende in campo. Tutti dalla stessa parte. I calciatori cileni non giocheranno la partita di martedì contro il Perù in segno di solidarietà con i manifestanti del loro Paese, impegnati in una dura e lunga protesta cominciata contro l’aumento del biglietto della metro a Santiago e che poi si è allargata contro le disuguaglianze.
Il capitano Gary Medel sui suoi profili social ha scritto:
“Siamo calciatori, ma prima di tutto persone. Rappresentiamo tutto il Cile e sappiamo che adesso il Paese ha altre priorita’ che la partita di martedì. C’è una partita più importante, quella dell’uguaglianza, quella di cambiare affinché tutti i cileni vivano in un Paese più giusto. Appoggiamo le manifestazione, ma senza violenze e feriti”.
La decisione dei giocatori de La Roja ha generato una certa sorpresa in Perù. “Ancora non sappiamo cosa faremo, abbiamo venduto molti biglietti, il Cile dovrà pagare una multa?” si è chiesto il portavoce della nazionale peruviana, Elkin Sotelo.
Johnny Herrera, capitano del club dell’Universidad de Chile, ha detto però ad una radio locale che avrebbe preferito partire e giocare: “Ci sono altri modi per esprimersi”.