Temiamo che non sarà né il primo né l’ultimo. Essendo il primo, però, ne approfittiamo per un pro-memoria. Sono cominciate – anche qui sul Napolista – le tradizionali classifiche di fine anno o i pezzi di riepilogi degli episodi salienti del 2014. È accaduto anche al Fatto quotidiano on line, dove hanno pubblicato questo articolo sull’anno nero del calcio italiano. Tutto bene, per carità. Colpisce però la differenza di trattamento relativamente al giorno più nero, il 3 maggio, finale della Coppa Italia, quando Ciro Esposito viene raggiunto da colpi di arma da fuoco sparati dal romanista Daniele De Santis, detto Gastone. Due mesi dopo, Ciro morirà. Eppure nel resoconto del Fatto il nome di De Santis non compare mai mentre compare in bella mostra, con tanto di foto, il sempreverde Genny ’a carogna. Scriviamo queste poche righe per sensibilizzare la memoria di altri colleghi che in questi giorni scriveranno dell’anno calcistico. Tra l’altro, proprio Il Fatto quotidiano ha riportato intercettazioni che hanno riacceso la speranza – dei familiari e non solo – di svelare i legami tra il De Santis e la Roma di destra tornata agli onori delle cronache con l’inchiesta denominata Mafia capitale.