Tuttosport intervista Tagliaventi autore di “New Urban Stadia”: «Deve essere luogo di ritrovo per la comunità, come negli Usa. A Tortino l’Allianz è troppo fuori»
Tuttosport intervista Gabriele Tagliaventi autore, con Alessandro Bucci di “New Urban Stadia”, libro che si occupa del ruolo degli stadi nelle città.
Tagliaventi sostiene che gli stadi devono sorgere all’interno delle città
«Perché lo stadio, dove è stato concepito in questo modo, è stato un motore di rigenerazione urbana. Non più un luogo problematico, ma un’operazione che ha significato il rinascimento della vita associativa di un quartiere o di una intera città».
Questo accade perché, spiega,
«Lo stadio viene vissuto ventiquattr’ore al giorno, sette giorni su sette. Non un’opera monofunzionale per lo sport, ma un luogo dove la gente trova negozi, locali, cinema, teatri. Aumentano la socialità e la sicurezza».
E fa anche alcuni esempi
«Quello del Monaco, costruito al centro di un quartiere, dove sono stati realizzati anche alloggi. Una rivoluzione copernicana. Oppure quello dei Giants a San Francisco, dove la gente va a mangiare nei ristoranti dello stadio. Il Coors Field a Denver ha risollevato una città in declino, lo stesso è accaduto a Detroit quando i Tigers sono stati riportati a giocare in città, al Comerica Park».
In Italia ciò non accade.
«Perché l’urbanistica non è stata pensata in funzione degli stadi. C’è una concezione giurassica, per cui lo stadio è considerato un luogo monofunzionale. Invece deve essere come un teatro, deve essere circondato e deve contenere altre attività. Ma qui c’è un problema di regolamenti comunali, che lo impediscono. Come, al tempo stesso, c’è un problema di accessibilità: servono linee di metropolitana o di mezzi pubblici, parcheggi sotterranei, un sistema di trasporti integrato. Gli stadi di Mets e Yankees sorgono accanto alle stazioni della metro, così diventano ecosostenibili. Se non ci sono l’aspetto commerciale e quello legato alla mobilità, uno stadio è condannato. Al contrario, uno stadio moderno attira i turisti e chi non vive di sport. Non dovrebbe essere interesse di nessuno vedere quartieri vuoti».
Tagliaventi esprime la sua opinione su cosa dovrebbe diventare San Siro
«È il tempio del calcio, andrebbe ristrutturato costruendogli intorno un quartiere come hanno fatto altrove. Non una cattedrale nel deserto, ma un monumento della periferia che rinasce».
E critica la scelta dell’Allianz Stadium, per una questione di logistica
«L’Allianz è troppo fuori dal centro e non è servito in maniera adeguata, finisce che lo raggiungi sempre in auto. Certo, ci sono i ristoranti, ma vivono solo il giorno della partita».