Intervista al CorMez: “Il presepe non è una parentesi nella vita delle persone, ci dice invece, e le statuine nuove stanno ad indicarcelo, che la vita è quella di tutti i giorni”

Il Corriere del Mezzogiorno intervista il monsignore Rino Fisichella, arcivescovo e presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione. Ieri era a Napoli per un convegno internazionale sul presepe. Del quale dice:
«Davanti al presepe c’è il fascino di quel mistero per cui non sappiamo cosa succede ma ci si sente più buoni, si coglie di più il senso della riflessione, della meditazione, si capisce il valore del silenzio e soprattutto si scopre la bellezza dell’arte, della fantasia, della creatività, tutte cose che non dobbiamo dimenticare».
Fisichella si dichiara favorevole a che nel presepe vengano inseriti anche elementi “profani”, come le statuine di calciatori, politici e personaggi del mondo dello spettacolo.
«A me piace molto vedere come il presepe venga attualizzato. Nel presepe non ci sono solo le statuine classiche ma anche nuovi personaggi che dicono però la vita quotidiana. Il presepe non è una parentesi nella vita delle persone, ci dice invece, e le statuine nuove stanno ad indicarcelo, che la vita è quella di tutti i giorni. E il Natale la pone in un evento straordinario. Anche la vita di tutti i giorni può diventare uno strumento di salvezza».
Su Napoli:
«Era da diverso tempo che non venivo e scendere e trovarsi davanti a questa bella piazza dà un senso di grande respiro. E dice che ancora Napoli, come le nostre belle città italiane, si apre allo sviluppo e al progresso e si mostra sempre di più capace di ospitare, con le sue ricchezze, la sua storia e le sue tradizioni, turisti che vengono da ogni parte del mondo».