Le cifre dicono che sarà una sfida fra il secondo migliore attacco del campionato (Napoli, 44 gol) e la seconda migliore difesa casalinga (Torino, 9 reti in dodici partite). Ma, fuori casa, il Napoli segna poco più della metà dei gol al San Paolo (16 in trasferta, 28 a Fuorigrotta). Le cifre aggiungono che il Napoli lotta per il secondo posto e il Torino è in serie positiva da undici turni (21 punti; nella stessa striscia 22 punti per il Napoli nonostante tre sconfitte).
Le cifre non scendono in campo e all’Olimpico di via Filadelfia sarà tutta un’altra storia cancellando persino i due “precedenti” di buon auspicio per il Napoli, il gol vincente di Higuain al 90’ nel campionato scorso (1-0), la riffa di reti, tre di Dzemaili e due di Cavani, l’anno precedente con Mazzarri (5-3).
Il 3-5-2 di Ventura e la sua libidine di calcio imporranno uno scontro a tutto campo col Torino bene attrezzato sulle corsie, lo sgusciante brasiliano Bruno Peres a destra, Moretti e Darmian in sovrapposizione a sinistra. Il Torino è squadra che si raccoglie e scatta veloce all’assalto. Il Napoli dovrà avere il massimo equilibrio in campo.
Una prima differenza potrebbero farle le condizioni fisiche. Il Torino gioca con mezza squadra spremuta dalle tre partite in otto giorni, Firenze e le due superbe battaglie contro l’Athletic Bilbao (in panchina i più provati Molinaro e Maxi Lopez), il Napoli con giocatori più freschi per le profonde rotazioni di Benitez fra campionato ed Europa League. Ma il morale del Torino è alle stelle e i successi aiutano a “dimenticare” la stanchezza.
Il Napoli dovrà aspettarsi un avversario di tutto rilievo con Quagliarella in rilancio (tripletta alla Sampdoria) e in tandem col minuscolo venezuelano Martinez. Ma sarà soprattutto a centrocampo la sfida tattica che può orientare il match, intensità e ripartenze del Torino ormai collaudate, il Napoli probabilmente schierato col 4-4-2 con l’arretramento di De Guzman e la copertura di Callejon.
La fascia destra azzurra proporrà duelli determinanti, Maggio e Callejon contro Darmian e Moretti. In mezzo ci vorrà il miglior Gargano e un compagno di linea (meglio David Lopez) per la marcatura dello svedese Farnerud o di El Kaddouri, capaci delle migliori giocate offensive del Torino. Quel che manca è un difensore di passo svelto per contrastare la velocità di Bruno Peres.
Il Torino ha anche difensori di stazza (il serbo Maksimovic 1,93 e il polacco Glik 1,90 autentica anima della squadra) da mettere sul piano fisico in contrapposizione agli attaccanti azzurri, forse Hamsik in appoggio a Higuain.
La sfida si annuncia ardente da mandare all’aria qualsiasi piano tattico. Ci vorranno molto coraggio e sacrificio per vincere.
Da sette partite il Torino va sempre a segno (15 gol), il Napoli da nove (18 reti). Il Toro sembra avere abbattuto il tabù del gol, ma la difesa concede qualche distrazione (ne ha concesse al Bilbao). Solo un Napoli rapido e senza abbandonare Higuain nell’avamposto degli uomini perduti (ma il Pipita giocherà a tutto campo, c’è da scommettere, è scatenato) può centrare la gara tentando di non perdere di vista la Roma, oggi a +3, lunedì sera, dopo Roma-Juventus, chissà.
Mimmo Carratelli
SERIE A – 25^ GIORNATA.
Sabato 28: Chievo-Milan. Domenica 1 marzo: Cagliari-Verona, Atalanta-Sampdoria, Cesena-Udinese, Genoa-Parma, Palermo-Empoli, Sassuolo-Lazio, Inter-Fiorentina, Torino-Napoli (20,45). Lunedì 2: Roma-Juventus.
CLASSIFICA: Juventus 57; Roma 48; Napoli 45; Lazio 40; Fiorentina 39; Genoa e Sampdoria 36; Inter 35; Milan, Torino, Palermo 33; Sassuolo 29; Udinese 28; Empoli 27; Verona 25; Chievo 24; Atalanta 23; Cagliari 20; Cesena 16; Parma 10.