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Napoli-Inter 2-2, le pagelle / L’errore di Henrique, la grande serata di Hamsik e Inler. Che bello Benitez gioviale alla Rai

Napoli-Inter 2-2, le pagelle / L’errore di Henrique, la grande serata di Hamsik e Inler. Che bello Benitez gioviale alla Rai

Napoli-Inter 2-2, le pagelle di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

ANDUJAR 6,5 – Scarsamente impegnato. Prende il primo gol su mischia dopo il salvataggio su Guarin. Niente da fare sul rigore di Icardi. Sempre sicuro nelle prese alte. Comanda la difesa. Una sola incertezza uscendo su Palacio e lasciando la porta incustodita, ma poi chiude lo “specchio” all’argentino e salva la complicata situazione. Rilancia sempre cercando di raggiungere Higuain o gli esterni d’attacco. Ottava partita stagionale, terza in campionato da titolare.

Mi piacciono i lanci lunghi a cercare Higuain, testimoniano una bella visione di gioco che va al di là della porta da difendere, verso quella da attaccare. Detto questo, non perché sono ossessionata, ma quel rigore Rafael lo avrebbe parato. Forse – 6,5

HENRIQUE 5 – Se l’era cavata bene fino al fallo da rigore. Maggio indisponibile e preferito a Mesto per dare una spinta di maggiore qualità sulla corsia destra. Blocca D’Ambrosio che è il difensore esterno dell’Inter che scende di più. Nella ripresa deve opporsi a Santon. Va anche al tiro, fuori (17’), e pennella il cross per il vantaggio di Hamsik. Finisce in sofferenza sotto la pressione finale dell’Inter. Il fallo da rigore su Palacio gli costa il secondo “giallo” e l’espulsione (87’).

Il problema è che quel fallo è incomprensibile. Inutile, perché a difendere c’era ancora Koulibaly, ridondante dopo il primo fallo fatto a centrocampo altrettanto inutile. E allora mi fa arrabbiare, perché uno non può giocare bene quasi tutta la partita e poi commettere errori tecnici da dilettante. Non alla seconda partita in cui inseguiamo la Roma – 4,5

ALBIOL 6 – Ad Icardi concede poco con la collaborazione di Koulibaly. L’argentino segna solo su rigore dopo avere sfiorato due volte il gol. Una buona partita e il finale in avanti, ma con scarsa lucidità.

Ecco, quest’altra cosa non la sopporto. Non puoi essere Albiol, difensore della nazionale spagnola, e lasciarti prendere dalla scarsa lucidità – 5,5

KOULIBALY 6,5 – Va sul nerazzurro più pericoloso. Comincia col fermare Shaqiri (6’). Ferma Guarin (24’). Insegue Shaqiri anche quando lo svizzero si sposta a sinistra. Chiude di testa su Icardi (26’). Rischia l’autogol con un intervento in corner (67’). È il più reattivo dei difensori.

Non credo gli potessimo chiedere di più. Quando poi si è incazzato con Guarin per difendere Inler mi ha fatta ascì pazz’ – 7

STRINIC 6 – Ritorna sulla fascia sinistra con buona sicurezza, meno efficace nelle proiezioni offensive. Gli tocca spesso opporsi a Guarin quando il colombiano svaria all’ala destra. Santon avanza poco. Nella ripresa invece deve fronteggiare D’Ambrosio che viene avanti con continuità e maggiore spinta. Nel finale, deve contrastare Shaqiri.

Lontano dallo Strinic sensazionale delle prime giornate, ma pur sempre un buon difensore – 6 

DAVID LOPEZ 6 – Buona presenza a centrocampo. Brozovic gioca arretrato e può gestire la palla senza pressione.

Meno buono di tante altre volte – 5

INLER 7 – Non c’è Gargano, infortunato, e lo svizzero sfodera una partita tutta grinta. Numerosi i palloni recuperati, forte nei contrasti. Vince il duello con Guarin calando solo nel finale dopo avere dato molto. Conquista palla e la smista velocemente. È in un buon momento. Un solo errore (85’). Avanza con determinazione. Conquista un corner nel finale col Napoli proteso a recuperare la vittoria.

Vedi che su Inler non ci troviamo mai d’accordo? Per me ha fatto un partitone: da paura, straordinario, immenso. Nun m’ ne fott’ che si chiama Inler – 9

CALLEJON 6 – Si sacrifica ancora in copertura, soprattutto nel primo tempo su D’Ambrosio che viene avanti. Avvia l’azione del primo gol. Si vede poco in attacco.

Adda signà. Non mi piace l’atteggiamento, non mi piace il fatto che non prova a tirarsene fuori. Doveva uscire lui, non Hamsik, stavolta la sostituzione è stata sbagliata – 5

MESTO s.v. – Entra all’88’ per Callejon col Napoli in dieci dopo l’espulsione di Henrique.

Ecco, magari inserire Mesto in difesa prima dello sfacelo sarebbe stata una buona mossa, comprensibile – s.v.

HAMSIK 7,5 – In serata di grazia. Rientra e cuce il gioco. Impegna Handanovic due volte  (14’ e 59’). Sa trovare sempre la posizione sottraendosi alla marcatura di Medel. Cerca spesso Higuain e gli serve due assist al bacio (20’ e 30’). Cerca anche il tiro, fuori bersaglio due conclusioni finché trova il gol di testa nel cuore dell’area interista fra difensori impalati. Offre a Higuain l’assist del raddoppio. Nel finale, col Napoli che deve reggere la pressione dell’Inter e contrattaccare, cede il posto a Gabbiadini. Sesto gol stagionale, tre in campionato.

Una partita bellissima. Il fatto è che adesso chissà per quanto lo aspetteremo di nuovo. Ho già detto che non doveva uscire lui? – 7,5 

GABBIADINI 5 – Entra per Hamsik (79’), ma col Napoli che non riparte più. Manda alta la punizione dai trenta metri all’89’. Il suo ingresso non dà alcuna scossa. Ma gioca solo gli ultimi 14 minuti. Entra senza molta convinzione. Forse si aspettava di partire titolare.

Sì, va bene, ma devi entrare comunque con voglia e convinzione, se sei un professionista. Eccheccazz – 4,5

MERTENS 6,5 – È subito il pericolo numero uno per l’Inter. Colpo di testa fuori (5’). Gran lancio per Higuain (13’). Un minuto dopo un altro bel lancio per Hamsik. Gioca bene finché gioca per la squadra, quando dà profondità e poi serve i compagni. Col passare dei minuti cerca la soluzione individuale e Ranocchia lo stoppa tre volte. Perde lucidità. Esce col Napoli in difficoltà nel finale.

Una gran partita anche lui. Migliore in campo dopo Inler. Un peccato di Dio averla buttata così – 7,5

DE GUZMAN 5,5 – Entra per Mertens (73’) col centrocampo da rafforzare. Si dedica alla marcatura di Shaqiri, che sale di tono nel finale, raddoppiando la marcatura di Strinic.

Vabbè, a quel punto… – 5

HIGUAIN 6 – È l’anima, il furore e il fuoco dell’attacco azzurro. Impegna Handanovic con un gran tiro (7’). Ma nel primo tempo spreca almeno tre palle-gol. La prima sul lancio di Mertens, il diagonale del Pipita da sinistra si perde oltre il palo lontano. Al 20’ sull’assist di Hamsik, non gli riesce il pallonetto che Handanovic sventa con una mano. Al 32’, a pochi passi dalla porta, sul lancio di Mertens, batte alto. Che spreco! Va al raddoppio sull’assist di Hamsik (83’). Si batte con grande impegno, corsa, ricerca della profondità, ma pesano i gol mancati nel primo tempo. Ventesimo gol stagionale. In campionato (tredicesima rete) non segnava dal 25 gennaio (rigore e gol al Genoa).

Ha fatto un gol strepitoso. Ha maciullato i difensori dell’Inter e segnato con una cagliosa a sfondamento forte. Il problema è che la difesa dell’Inter l’avevamo già maciullata prima, e che un attaccante come lui non può mangiarsi tutti quei gol. Il problema è che se ne avesse segnati abbastanza ora staremmo a commentare altro. Sì, un gran gol, ma non basta. Là davanti devi fare carne di porco, tu che puoi – 6,5

BENITEZ 7 – Azzarda un Napoli coraggioso. Rinuncia in partenza a Gabbiadini e, volendo imporre il proprio gioco all’Inter, non si cautela con De Guzman a centrocampo, ma schiera un tridente con Callejon-Higuain-Mertens, però Calleti gioca più in copertura ed è Hamsik che si fa vedere più avanti. Nel primo tempo, la squadra è brillante e potrebbe assestare all’Inter un pesante passivo. Ma Higuain non è lucido sotto porta. Per settanta minuti, le sue scelte pagano. Non ha Gargano, infortunato, e Inler gioca con grande padronanza, forte e irriducibile nei contrasti, pronto a rilanciare la squadra. Il Napoli cala negli ultimi venti minuti e subisce il pareggio facendosi rimontare i due gol di vantaggio. Con la squadra in difficoltà aiuta il centrocampo con De Guzman (73’ per Mertens). Poi con l’Inter che ha accorciato le distanze inserisce Gabbiadini per Hamsik, puntando su un giocatore più “fresco” per andare a ancora a segno. Nel finale schiera Mesto per Callejon dopo avere perduto Henrique in difesa (espulso).

Col Napoli calante negli ultimi 20 minuti bisognava inserire un difensore al posto di un centrocampista, o almeno sostituire il centrocampista meno attivo, Callejon, e non Hamsik, che stava facendo la partita. Col Napoli che aveva fatto 70 minuti straordinari bisognava prevedere e annientare la débacle. Con il Napoli che inizia a far cazzate bisogna correre ai ripari. A me piace il fatto che giochino tutti, ma errori tecnici così banali come quelli che ti fanno prendere due gol mentre domini un match devono essere puniti con la fustigazione. E pure tutti i gol mangiati da un attaccante. Con la frusta sulla pelle nuda. Ci sta poco da fare. E se vai alla Domenica Sportiva a dire che il pareggio ci può stare perché abbiamo pareggiato contro una grande squadra mi sento presa in giro. Lo preferisco incazzato nero, lo preferisco quando so che dopo si mangerà chi ha sbagliato tanto – 5

P.s. Confesso: ho goduto. Ho goduto quando ho sentito del silenzio stampa “ad aziendam”. Non lo reputo giusto, anzi, abbastanza infantile, però ho goduto assai, quasi mi ha reso più lieve il pareggio/sconfitta. Lo considero infantile perché se hai un problema con un giornalista vai in studio ad affrontare quel giornalista con la tua verve e i tuoi colpi di testa, poco importa se sei De Laurentiis o Benitez o Bigon. Ma ho goduto perché Sky si era preparata l’arringa contro Benitez con un blob dei miei stivali in cui erano chiaramente omesse le dichiarazioni/sentenze emesse in studio la settimana scorsa, compreso il “disonesto” di Mauro al nostro allenatore. Ho goduto perché a nessun giornalista di un’emittente televisiva dovrebbe essere concesso di offendere un allenatore che non aveva parlato di errori arbitrali ma era solo incazzato con i suoi. Ho goduto perché a Sky se lo meritano, perché se Ugolini dice che l’ordine di scuderia viene dal presidente e a Sky continuano a dire che da Benitez non se lo sarebbero mai aspettato, vuol dire che la malafede è grande quanto la cazzata fatta da Henrique. Ho goduto perché vedere, dopo pochi minuti, un Benitez gioviale alla Domenica Sportiva mi ha fatta addormentare serena (nonostante non abbia condiviso molte delle cose che ha detto, come ho spiegato sopra). Nulla è perduto: la Roma è ancora ferma allo stop e noi abbiano ancora da giocare. Ma ci siamo dati la zappa sui piedi per due volte di seguito e quando succede devi andare ai microfoni a parlare. Puoi mandarci anche il magazziniere, ma devi fare il signore, petto in fuori e testa alta. Sempre. Come il Forza Napoli. A De Laurentiis, perciò, 10 perché è un pazzo, un genio e mi diverte moltissimo. Ma 4 perché se stai in un mondo così devi combattere in trincea e sul campo: te l’e’ magnà. A muorz.
Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

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