L’eleganza di Di Lorenzo, le lacrime di Elmas, la freddezza di Lobotka, l’ordine di Demme, la furbizia di Mertens. I gol del Napoli lavano i tifosi blucerchiati
MERET. Ahi ahi ahi, Ilaria: siamo tornati ai dolori del giovane Meret, che smanaccia invano la cagliosa balistica dello Stabiese e poi il rigore sinistrorso di un altro ex, Manolo Gabbiadini. Indi, così così nel gioco di rimessa coi piedi che tanto importa al Ringhio in panca. In ogni caso lo preferisco sempre al colombiano e non vado sotto la sufficienza, nonostante tutto – 6
Resta il rammarico di aver fallito due volte davanti a Mancini, che dagli spalti ha osservato anche lui. Due volte in cui era riuscito a toccare il pallone. Avrebbe potuto farcela. Con i piedi fa un po’ di confusione e nelle uscite a volte non è tanto sicuro e questo gli frutta il mezzo voto in meno – 5,5
HYSAJ. Ormai l’albanese ha ribaltato il paradigma sarriano dell’Onesto Faticatore. Meglio quando attacca che in fase difensiva, tanto per intenderci. Una sua malefica scivolata favorisce la prodezza di Quagliarella, mentre è da un suo rilancio che origina il quarto gol del Napule – 6
Come dici tu, lo scivolone fa il pari con il rilancio per il voto finale. Tutto sommato comunque ha fatto una buona partita – 6
MANOLAS. Dopo l’uno a due, la Samp comincia un’altra partita e la retroguardia azzurra annaspa in più d’una occasione. L’Ellenico non è perfetto come con la Giuve e si abballa tutti sotto i colpi all’inglese della squadra di sir Ranieri. Perdipiù combina l’inguacchio del rigore, incocciando il piede di Quagliarella – 5,5
Però, Fabrizio, vogliamo metterlo in croce solo per quello? A parte che il tocco del tallone è stato assolutamente inconsapevole e dovuto al movimento del suo piede, ma ci vogliamo dimenticare quando si è immolato per salvare tutto quello che c’era da salvare rimediando anche una botta in testa? E di tutte le altre volte che si è opposto con tutta la sua forza all’attacco dei doriani? No, io non dimentico – 6
DI LORENZO. Stasera tra i due centrali è quello che se la cava meglio, anche se è uno spreco vederlo lì in mezzo sotto gli occhi di Mancini. Là davanti esegue la spizzata-assist per la rete del Macedone – 6
Questo ragazzo ha un’eleganza che lascia a bocca aperta. E una grandissima capacità di adattamento. Sarà anche uno spreco, ma a me sembra che si stia adattando alla perfezione al ruolo. Mancini avrà notato certamente la sua forza e la sua intelligenza – 7
MARIO RUI. Preciso sugli angoli, come quello che porta allo zero a due, e sulla fascia lotta indomito anche se soccombe spesso al cospetto di Gabbiadini. Però non si tira mai indietro e questo conta in una partita dura dal ritmo infernale – 6
Inizia bene poi commette un po’ di errori forse dovuti alla stanchezza, ma non molla fino alla fine, lotta, si impegna, e questo è da lodare – 6,5
ELMAS. Si butta sempre e alla fine i suoi slanci vengono premiati dal primo gol, che lui festeggia con lacrime e abbracci. Bellissima scena – 7
Commoventi le sue lacrime, lo sfogo che ha dato la stura a chissà quali pensieri e groppi alla gola degli ultimi mesi, da novembre ad oggi. Anche lui nei momenti in cui c’è da lavorare non si tira mai indietro. Pericoloso il parapiglia che crea a bordo campo, ma ha la lucidità di tornare in sé subito dopo e non fare danni – 7
POLITANO dal 78’. Fulgido esempio della rosa lunghissima del Napule, in questa fase di transizione che porterà alle cessioni estive (Allan, Koulibaly, Mertens, Callejon). Ergo, godiamoci questa abbondanza – 6
Non era simulazione. E mi dispiace che l’arbitro non abbia capito. Sono curiosa di vedere ancora Matteo, per me è un bel giocatore, ci può aiutare – sv
LOBOTKA. Il Napule annichilisce la Samp nei primi venti minuti e Lobotka penetra a ripetizione tra le maglie larghe degli avversari. Poi i blucerchiati si riprendono e Gaston Ramirez allunga su di lui un paio di volte. Ma l’impatto resta certamente positivo. Più che positivo – 6,5
Una personalità non indifferente, che si è vista subito nel movimento palla ai limiti della nostra area. Si è portato palla da un piede all’altro con una grande tranquillità e un bello stile. Cala sulla distanza, ma mi piace – 6,5
DEMME dal 60’. Il suo punto debole è che non segna mai, però quando è destino accade. E stasera è accaduto. Un gol decisivo che non si dimentica, soprattutto se ti chiami Diego. Per il resto continua la staffetta con Lobotka, aspettando Allan – 7
Appena entra, tra l’altro influenzato, mette subito ordine nei reparti e fa persino gol. E l’espressione che aveva sul viso dopo aver segnato merita da sola tutto il voto – 8
ZIELINSKI. E’ San Piotr l’uomo dei cross, stasera. Come quello che pennella per la zuccata del connazionale Sant’Arcadio, dopo due minuti e passa di possesso ininterrotto del Napule. Segna ancora, tale e quale al gol contro la Giuve, ma è fuorigioco – 6,5
Un altro il cui stile è invidiabile. Suo l’assist (bellissimo) per il gol di Milik. Per un attimo, alla fine del primo tempo, sembra accusare la stanchezza, poi si riprende – 6,5
CALLEJON: Non è una serata felice per i tagli, ma l’Ispanico sembra rialzarsi definitivamente dal lettino freudiano come tutta la squadra, anche se incide poco. L’indolenza continua a scemare e questo è un altro segnale incoraggiante – 6
Si vede molto poco, a dire la verità – 5
MERTENS dal 72’. Si rivede pure Ciro e fa un gol che è un inno alla furbizia. Bene così, a meno due dal record assoluto di Hamsik – 7
Che meraviglia che abbia fatto un altro gol, Fabrizio. E che bello che non lo abbiamo dato via nel mercato di gennaio! – 7
MILIK. Sant’Arcadio si ricorda di aver finalmente una cabeza da sfruttare e prende a capocciate la Samp. Almeno tre volte. E la prima è letale – 7
E’ andato meglio del solito, ci ha messo più grinta. Se ce ne mettesse ancora credo diventerebbe inarrestabile – 7
INSIGNE. Si rintana spesso nella mattonella alla ricerca del colpo vincente, che non gli riesce mai. Poi ne esce, finalmente, e va davvero vicino al gol. Dapprima al 60’, centrando il palo. Indi fa da preludio al gol di Demme, con quel tiro ribattuto da Colley – 6,5
Si sacrifica, mettendoci un paio di colpi che nascono solo dalla fantasia. Sbaglia più delle ultime due, ma un po’ di stanchezza ci sta – 6,5
GATTUSO. Il Napule comincia ad assomigliare al suo carattere da mediano che non molla mai. Poi, sì, ci sono le migliaia di tocchi e le partenze dal basso per imitare il sarrismo, ma chi vince ha sempre ragione (o quasi). In ogni caso colpiscono la determinazione e la ritrovata forma fisica. Dare continuità alla vittoria con la Giuve è stato importante – 7
Legge bene i cambi, e credo che siamo già a metà dell’opera. E per ora ha anche la continuità. Spero vivamente continui così, certo la squadra è cambiata. E sinceramente non avrei mai pensato potesse riuscirci. Vediamo… – 7
ARBITRO LA PENNA. Decisioni tutte giuste, anche se nel finale quella di Politano non era simulazione – 6
E allora mezzo voto in meno – 5,5
CARESSA E BERGOMI – l’unica nota negativa della serata. Caressa pare si sia divertito moltissimo, Bergomi non si capacita. La cosa sorprendente è che nessuno dei due ha sentito i cori contro i napoletani. Strano, perché persino dalla tv si sentivano distintamente le parole. L’importante è stato lavare i tifosi blucerchiati con i gol. Quattro passate di shampoo e così sia – 4