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“La Ferrari barava e la Fia l’ha coperta”, i team di Formula1 vanno alla guerra

Mercedes, Red Bull e altri team contro il verdetto segreto tra Federazione e Maranello: “Pronti ad andare in tribunale”

“La Ferrari barava e la Fia l’ha coperta”, i team di Formula1 vanno alla guerra

Il “patto segreto tra Fia e Ferrari” scatena la guerra in Formula 1. A due settimane dal Gp di Australia che apre il Mondiale, sette team – praticamente tutti tranne quelli motorizzati da Maranello – minacciano di andare in tribunale a tutela dei propri diritti. Mercedes, Red Bull, McLaren, Renault, Alpha Tauri, Racing Point e Williams, tutti contro la Rossa e la Federazione Internazionale dell’Automobile.

La questione era rimasta sopita fino al 28 febbraio, data nella quale la Fia pubblica un comunicato che di fatto seppellisce l’inchiesta sul presunto “inganno” della Ferrari datato 2019. A fine agosto dello scorso anno la Ferrari vince un po’ a sorpresa in Belgio e a Monza, con un balzo prestazionale “sospetto”. La power unit delle Rosse finisce sotto esame, e immediatamente i risultati calano. Max Verstappen ci va giù pesantissimo e accusa: “Questo è quello che succede se smetti di barare. Bisogna tenerli d’occhio”.
Li tiene d’occhio, ufficialmente, La Fia. Il 28 febbraio il comunicato di chiusura inchiesta dice: “Abbiamo concluso l’analisi del funzionamento della power unit Ferrari e abbiamo raggiunto un accordo con il team. I contenuti dell’accordo restano riservati”. Apriti cielo.
Le altre squadre reagiscono:
“Siamo sorpresi e scioccati dal comunicato della Fia. Un’autorità sportiva internazionale ha il dovere di agire ai più alti livelli di governance, integrità e trasparenza. Dopo mesi di indagini, intraprese dalla Fia solo a seguito di domande sollevate da altre squadre, ci opponiamo fermamente al fatto che la Fia raggiunga un accordo di transazione confidenziale con la Ferrari per concludere la questione. Pertanto, dichiariamo pubblicamente il nostro impegno condiviso a perseguire la piena e corretta divulgazione in materia, al fine di garantire che il nostro sport tratti tutti i concorrenti in modo equo. Andremo avanti per i fan, i partecipanti e tutte le parti interessate della Formula 1. Inoltre, ci riserviamo il diritto di chiedere un risarcimento legale dinanzi ai tribunali competenti”.
E tra due settimane, virus permettendo, si parte: Ferrari contro resto del mondo.
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