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Le pagelle / Bravo Andujar. Hamsik completamente rovinato da Benitez. In Europa nemmeno avrebbero fischiato il fallo di Maggio

Le pagelle / Bravo Andujar. Hamsik completamente rovinato da Benitez. In Europa nemmeno avrebbero fischiato il fallo di Maggio

Cagliari-Napoli 0-3, le pagelle di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

ANDUJAR 7 – Decisivo nel proteggere il minimo vantaggio del Napoli con due interventi su Avelar (29’) e M’Poku (42’). Poi la squadra dilagava. Prodezza da gigione su un brutto pallone passatogli da Mesto: stoppa e, prima di rinviare, dribbla Longo! Una uscita a vuoto su corner, ma Koulibaly spazzava via (82’).

Ha il merito di riparare immediatamente alle cappellate che ogni tanto fa, oltre che di urlare in testa ai difensori quando è necessario, a volte ancor prima di cominciare a giocare, cosa che mi diverte assai. Ha guadagnato la fiducia della squadra e credo di noi tifosi. Mi dispiace per Rafael, però, tenuto fuori, credo, insieme a De Guzman, per volontà societaria, come successe con Cannavaro. Nossifa – 7

MAGGIO 5,5 – Subito ammonito per un fallo su Avelar (10’). Era diffidato, a questo punto già saltava la prossima partita con la Sampdoria. Secondo fallo da ammonizione nella ripresa e “rosso” al 66’ lasciando la squadra in dieci. Non brillante come nelle ultime esibizioni, molto probabilmente frenato dalla stanchezza (sei partite di seguito).

Ingenuo nel commettere quel fallo che però Valeri sanziona in modo eccessivo. Che differenza rispetto all’arbitraggio contro il Wolfsburg! In Europa robetta del genere non si fischia nemmeno, il gioco non si ferma quasi mai. È molto più divertente – 6

ALBIOL 6 – Non ha avuto avversari, il piccolo Sau girando spesso al largo. Cerca gli attaccanti con lanci ripetuti.

Anche stavolta Albiol ha potuto riposare: che bello – 6

KOULIBALY 6,5 – Qualche incertezza volendo superare l’avversario in dribbling, ma non fa danni. Rientrava e se la cava benché condizionato da una fulminea ammonizione (3’). Gioca d’anticipo in molte occasioni togliendo palla a Farias e a Sau. Conclude con una chiusura volante.

Ha fatto una bella cretinata, eh. Però ha portato a casa il risultato #cipuòstare – 6,5

STRINIC 5,5 – Non troppo in evidenza prendendo il posto di Ghoulam, ma controlla gli avversari che gli capitano a tiro, Farias e M’Poku. Non molto incisivo nel proporsi in avanti.

Comsì comsà – 5

GARGANO 6,5 – Riprende il suo posto e domina a centrocampo nel primo tempo spostandosi su Ekdal che sembrava il cagliaritano meglio ispirato. Cala nella ripresa e difende confusamente, ma c’è sempre nelle fasi decisive, irriducibile.

Combatte. Sempre – 6,5

JORGINHO 6 – Benitez lo vorrebbe più padrone del gioco e della partita. Ha più iniziativa, ma non dà mai quella prestazione da regista che l’allenatore vorrebbe. Uomo-squadra e faro del centrocampo è un ruolo che non riesce a ricoprire.

Secondo me, invece, uno dei migliori in campo. Ha diretto il centrocampo come un regista. E non ha neanche riso troppo. Assafà – 7

CALLEJON 6,5 – Deve contrastare Avelar che è un terzino che viene avanti ed ha fisico. Sbaglia un contropiede, ma à freddo davanti a Brkic sul lancio di Hamsik e porta in vantaggio il Napoli, da centravanti, in mezzo ai due centrali del Cagliari larghissimi. Dopo il gol, è decisivo in difesa quando sospinge in corner il pallone che M’Poku, a due passi da Andujar, stava calciando in porta. Crolla a terra ricevendo in pieno un pallone calciato con violenza da Avelar. Copre con giudizio e sigla l’undicesimo gol in campionato, secondo consecutivo dopo la rete alla Fiorentina. Esce al 68’.

Calle, per segnare, ha bisogno che gli passino la palla come Dio comanda. Prima Insigne, la scorsa partita, poi Hamsik, ieri. Mettigli la palla perfetta tra i piedi e lui diventa perfetto come la sfera – 7

MESTO 4,5 – Col Napoli in dieci (espulso Maggio) entra al posto di Callejon. Assente da troppo tempo, entra male in partita. Comincia con un intervento duro su Cossu, poi si fa superare da Joao Pedro. Molla un rischioso retropassaggio ad Andujar (77’), un calcione a liberare (82’) e un maldestro tocco in corner (88’). Per fortuna, gli toccano pochi minuti.

In quei pochi minuti, però, ho tremato. ‘Sto fatto che la palla è rotonda e il calcio è tutta una questione di testa mi sta condizionando la vita – 4,5

HAMSIK 8 – È tornato in gran forma. Dopo il gol alla Fiorentina e i due al Wolfsburg, gioca più da rifinitore e ispira le prime due reti azzurre. Brkic gli annulla una gran bel tiro a giro. Non ha avversari a centrocampo dopo si muove, domina e distribuisce il gioco. Protagonista del successo. Esce al 56’.

Un giocatore del tutto rovinato da Benitez, non c’è che dire (fosse che, invece, finalmente Marek abbia capito cosa gli chiedeva il Mister?) – 9

GABBIADINI 7 – Entra per Hamsik e in tre minuti va a segno col suo magico e secco “sinistro”. Un’altra conclusione finisce fuori a fil di palo. Col Napoli in dieci arretra e dà una mano al centrocampo. Quarto gol in campionato, settimo in stagione.

Un giocatore inutile, ma che ce lo siamo comprato a fare? (la scioltezza con cui va in porta è degna della miglior partita alla Playstation giocata col facilitatore, come ha detto Lisa Moon, “il punto G”) – 7

INSIGNE 7 – A completo servizio della squadra. Prende palla e guarda il compagno da servire. Duello pari con Balzano che si spinge spesso avanti, ma quando deve difendere va in difficoltà contro Lorenzo. Un gran tiro al volo fuori bersaglio. Arretra a difendere nel finale col Napoli in dieci. Grande “diagonale” al limite dell’area (83’) e situazione sbrogliata.

Novanta minuti nelle gambe (anzi, 93) e giocate intelligenti come al solito. Dove saremmo se non si fosse infortunato? Eh – 7,5

HIGUAIN 6,5 – È in forma, punta subito al gol e la prima conclusione gli viene deviata in corner (35’). Rientra, recupera palla, inizia la manovra azzurra. Presente spesso a centrocampo e in difesa a dare una mano ai compagni. Due grande recuperi su Avelar (55’ e 57’): gli prende palla e va. È suo l’assist sul gol di Gabbiadini. Esce dopo poco più di un’ora di una partita giocata per la squadra.

Si è incazzato solo una volta, mi pare con Callejon che non gli aveva ripassato la palla, e aveva ragione a incazzarsi. E un’altra volta è andato in porta egoisticamente. Ma per il resto hai ragione tu: ha giocato per la squadra. Si vince così – 7

ZAPATA 5,5 – Sostituisce Higuain (62’). Va in fuga due volte sulla sinistra e viene abbattuto, la prima volta da Rossettini, poi da Ceppitelli. Conquista palla con forza, ma il lancio per Insigne è fuori misura (85’). Lotta, vorrebbe sfondare, viene fermato. Sul lancio di Insigne è in offside per andare a segno.

Peccato. Mi manca il gol di Zapatòn – 6,5

BENITEZ 7 – Dopo Wolfsburg tiene a riposo Britos e Ghoulam, cambia il centrocampo escludendo Inler e non avendo David Lopez squalificato: dentro Gargano e Jorginho da cui pretende più personalità e guida del gioco. Risparmia Mertens e rilancia Insigne dal primo minuto. Conferma Higuain che forse farà riposare giovedì contro il Wolfsburg. Hamsik è la “stella” della partita. Quando Marek ritrova il genio di giocare, non si discute dove giochi, dietro o avanti, da trequartista o addirittura seconda punta. Inserisce Gabbiadini al momento giusto e arriva il 3-0. Lascia un po’ di partita a Zapata per far riposare Higuain che è tra gli azzurri con più partite nelle gambe. Sostituisce Callejon con Mesto quando il Napoli si ritrova in dieci per l’espulsione di Maggio. Tutto bene. Ora bisogna battere la Sampdoria. Il secondo posto si è avvicinato a cinque punti.

Ancora una volta tira fuori un “attaccante” per un attaccante. Un altro approccio di gioco, proprio. I risultati dell’ultima settimana confermano ciò che ho sempre pensato, e cioè che questo Napoli è fortissimo, ci manca solo la continuità e la maturità di avere sempre la testa a giocare per vincere. Pressavamo anche sul 3-0, anche se con un po’ di stanchezza. Così deve giocare una squadra con mentalità positiva. Adesso, con 5 soli punti da recuperare, una Roma in caduta libera che non arriva neanche in porta (almeno noi, anche nel periodo più buio, creavamo 75 occasioni gol, anche se le sprecavamo tutte) e la Lazio con cui aspetta il confronto diretto, dobbiamo solo guardare alle sette partite che restano. Certo che mi arrabbio se penso quanto avremmo potuto fare di più se non fossimo stati così schizofrenici. Ma poi mi ricordo che siamo schizofrenici dalla nascita, che mi diverte anche quello, che è ancora tutto aperto, anche per il secondo posto, e che giovedì c’è la coppa. Quanto mi piace ‘sta coppa non si può capire. Te priego, Napoli, gioca da Napoli e non ci pensiamo più – 8

p.s. Faccio outing. Mi detesto, ma ho gridato “Deniiiiiiiiissssssssssss” svegliando i bambini, ieri pomeriggio. E la sera prima avevo esultato al gol degli strisciati. Sì, ho esultato. Ho esultato. Ho esultato. Ho esultato. Al diavolo.
Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

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