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Napoli-Milan 3-0, pagelle / Hamsik rovinato da Benitez. Bene Insigne e male Jorginho. Se Higuain segnasse i rigori…

Napoli-Milan 3-0, pagelle / Hamsik rovinato da Benitez. Bene Insigne e male Jorginho. Se Higuain segnasse i rigori…

Napoli-Milan 3-0, le pagelle di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

ANDUJAR s.v. – Spettatore non pagante tra i pali. Un colpo di testa di Bonaventura scheggia il palo esterno. Brivido unico. Attento su un tiro deviato di Honda e su una conclusione di Bonaventura.

Ma in campo incitava i compagni? Mi è sembrato lo facesse, qualcuno conferma? – s.v.

MAGGIO 5,5 – L’intera difesa azzurra non ha mai dovuto marcare un attaccante rossonero. Gli sarebbe toccato Bonaventura, ma l’ex atalantino è subito retrocesso dopo l’espulsione di De Sciglio col Milan in dieci. E allora l’esterno azzurro si è dedicato a continue corse in avanti con arresti immediati e passaggi all’indietro, una manna per la difesa rossonera che aveva tempo per compattarsi. Due cross gli sono riusciti bene. Uno per Higuain preceduto però da Alex. Uno più insidioso deviato in corner da Bocchetti. Però ha tanta voglia di correre.

Che ti devo dire: a me quando corre così dà gioia! – 6 

ALBIOL 5 – Destro non ha mai fatto l’attaccante restando lontano dall’area azzurra col Milan in dieci rannicchiato nei suoi ultimi trenta metri. Sufficienza per mancanza di prove contrarie. Sui lanci non un granché. Ammonito per una entrataccia su Honda.

Ho paura di Albiol. Magari potremmo impiegarlo sui rigori, però – 5 

BRITOS 5 – Un paio di interventi energici, due su Pazzini inserito da Inzaghi per avere una parvenza d’attacco. Poco lavoro impegnativo. Anche lui impreciso sui lanci.

L’importante è che si riprenda presto. L’autogol contro l’Empoli avrebbe potuto condizionarlo. Voglio che Britos stia bene, gli sono affezionata – 5

GHOULAM 5,5 – Ha avuto da fronteggiare Honda per poco tempo, il giapponese s’è poi tirato indietro col Milan in dieci. Gli è toccato andare avanti in continuazione, concludendo le discese con cross mediocri, morbidi, tutti per la difesa milanista. Però su un suo cross, respinto da Diego Lopez, nasceva il gol di Gabbiadini. Su un cross precedente, sempre per Gabbiadini, l’ex doriano veniva trattenuto da Paletta davanti al portiere, rigore non accordato.

Che belli i suoi cross quando è in giornata – 6

JORGINHO 4 – Contro un Milan in inferiorità numerica e di una modestia sconcertante fallisce un’altra prova. Troppo timido, troppo a piccoli passi, troppi appoggi corti orizzontali o all’indietro. Debole nei contrasti. Azzecca due lanci, uno per Higuain e l’altro per Insigne. Esce per palese inutilità.

Gli arriva la palla e lui la passa in difesa. Che qualcuno gli dica che è messo a centrocampo per costruire le azioni, non per smontarle – 4 

GABBIADINI 6 – Entra per Jorginho (55’) perché resiste lo 0-0 e bisogna far gol. Sul primo tentativo arriva in scivolata davanti a Diego Lopez sul cross di Ghoulam, ma Paletta lo trattiene per la maglia. Rigore negato da Mazzoleni dopo quello accordato in apertura di partita. Cerca gli scambi in profondità e non fallisce la segnatura, sesto gol in campionato in maglia azzurra, quattro nelle ultime sei partite (uno in Europa League), tre entrando dalla panchina.

Uno che è sempre determinante anche se gioca pochi minuti merita un voto alto a prescindere. E comunque ha un tiro che è una cagliosa bellissima (giocatore inutile, eh? Ashfkjbdskjaflkavhlkdfbvlhfdv) – 7 

DAVID LOPEZ 4,5 – Una partita giocata col sonnifero. Spaesato per lo spazio che il Milan, tutto corto in difesa, gli lasciava. Ha avuto qualche pallone da mirare la porta da fuori area, ci ha rinunciato. Spesso in ritardo perdendo il tempo della giocata. Esce nel finale.

Io l’ho trovato pulito e netto. Il suo problema è che non ha fantasia. Si limita a svolgere il suo compito, come se ripetesse una lezioncina e non aspirasse a più della sufficienza piena. Non imbastisce, questo mi fa arrabbiare – 6

LUPERTO s.v – Entra per David Lopez (83’) a partita bella e conclusa. Diciotto anni, fisico da corazziere (1,91), pugliese di Lecce. Prelevato dalla Primavera azzurra dove ha spesso fatto da difensore centrale, all’occorrenza centrocampista offensivo. Debutto in serie A. Nove minuti finali in campo.

Quanto è bello quando esordisce un giovane della Primavera e possiamo per un attimo pensare a quanti giovani di belle speranze si potrebbero raccattare dalle strade per creare una giovanile come Dio comanda? Ma poi, se proprio non vogliamo andare per le strade della città a scovare talenti, non si può attingere da quei poveri cristi che lavorano la terra a Castelvolturno e dar loro un futuro insieme a vitto e alloggio? È una cosa che non capirò mai. Benitez, invece, l’ha capito. Non ha brillato, Luperto, ma è solo l’inizio. Certo, è identico spiccicato ad Albiol! – s.v. 

CALLEJON 6 – Fa un gran lavoro e dovrebbe avere sempre partita vinta contro Bocchetti che ha visto poco il campo quest’anno. Quando si sposta a sinistra finisce contro Poli. Torna a destra ed è meglio. Cerca il gol. Scarica un tiro contro la schiena di un difensore (46’). Sbaglia davanti alla porta su due inviti di Insigne (49’ e 53’). Finalmente molla il diagonale vincente, ma il pallone forse deviato da Paletta finisce contro il palo lontano (59’).

Più opaco delle ultime partite, l’importante è che cerchi il gol. Non deve mollare – 6

HAMSIK 6,5 – Per settanta minuti regge il Napoli con Insigne. Prende il rigore da De Sciglio (2’). Suo l’unico tiro pericoloso del primo tempo (palla di poco fuori). Accelera negli ultimi venti minuti e segna un gran gol, che sblocca il risultato, raccogliendo la respinta corta di un difensore. Secondo centro consecutivo dopo la rete di Empoli. Sette gol in campionato, come l’anno scorso.

L’unico in grado, con Insigne, di portare avanti l’azione. Vedere il capitano fare il regista commuove. Ah no, ma quello è stato rovinato da Benitez, mi ero scordata (ajadkjsbkhcdflhkbdfhbvl) – 8 

INSIGNE 7 – Nel Napoli attendista, confusionario, lento dei primi settanta minuti è l’azzurro più vivace. Dà ad Hamsik la palla in occasione del fallo da rigore subito da Marek. Rientra e cerca sempre il compagno da lanciare in gol. Cicca clamorosamente la girata sul cross di Callejon. Sempre in movimento. Si accentra spesso. Soccorre la difesa su un lancio di Bonaventura coprendo la palla a Destro e lasciandola scorrere a fondo campo. Gestisce bene ogni situazione con un impegno notevole. Offre due palle-gol a Callejon (49’ e 53’). Conclude fuori prima di uscire.

Tre assist uno meglio di un altro. Fantasia e creatività. Una gran velocità, l’unica che può spezzare le difese (peccato che i compagni, a volte, siano più lenti anche a capire le sue intenzioni fantasiose). Opaco quando si è spostato a destra: la sua natura è stare a sinistra. Bello – 8

MERTENS 6,5 – Subentra a Insigne (69’) e ne continua l’azione insistente sulla sinistra. È fresco e può sprintare. Offre a Higuain la palla del 2-0 e inizia l’azione del terzo gol invitando Ghoulam al cross. Nei minuti di recupero, gran tiro a giro che Diego Lopez devia in corner.

Entra lui e cambia la partita. Nel senso che fa le stesse cose di Insigne ma a lui va bene, forse perché più fresco o forse solo perché è un portafortuna – 7,5

HIGUAIN 5,5 – Come dargli la sufficienza per il terzo rigore sbagliato? Dal dischetto aveva fallito contro Bardi del Chievo e contro Sportiello dell’Atalanta. Si fa parare il penalty anche da Diego Lopez a inizio di partita. Poco preciso in ogni azione, ma sigla il 2-0 ed è il sedicesimo gol in campionato (27 in totale, tre più dell’anno scorso). Appuntamento da non fallire contro il Dnipro perché servono molti gol nella semifinale d’andata di Europa League.

Sei rigori in tutto e ne sbaglia tre. Li tira sempre nello stesso angolino. Ma dico io: non te lo aspetti che gli avversari ti studiano e prevedono le tue mosse prima di andare in campo? Se quel rigore lo avesse segnato ci saremmo evitati un sacco di sofferenza. Lontano dal dischetto, por favor – 6 

BENITEZ 6,5 – Stavolta, perdurando lo 0-0 contro un avversario in dieci, anticipa i cambi. Gabbiadini per l’inutile Jorginho al 55’, poi Mertens per Insigne al 69’ ed è un’altra scelta azzeccata perché Lorenzo aveva dato di tutto e di più e servivano energie fresche sulla fascia sinistra. Forse è difficile giocare contro un avversario in dieci, come dicevano i vecchi allenatori, ma la squadra, considerando anche la modestia del Milan, è stata poco brillante risolvendo inevitabilmente la gara a suo favore. Schiera un centrocampo-fantasma. Jorginho conferma d’essere un non-protagonista e David Lopez lo segue a ruota. Contro il Dnipro ci vorranno due mediani più convincenti, Gargano e Inler sembrano scelte obbligate.

La superiorità numerica ci ha danneggiati: loro hanno chiuso il catenaccio a doppia mandata e noi abbiamo fatto fatica a bucarli. Ma la falla c’è sempre e noi l’abbiamo trovata: Bocchetti (c’è qualcuno che lo rimpiange ancora?). Ho dato non so quante manate sul tavolo, a ogni occasione gol persa. Ma vedere il Napoli giocare così è fantastico. Sul 3-0 ancora non si fermavano: è questo che mi piace più di ogni altra cosa. E sì, la schizofrenia. È bella anche quella: passare da un 4-2 a Empoli a uno stramazzamento del Milan in casa. Solo una cosa: mi piacerebbe se prima o poi segnassimo anche da calcio d’angolo. Ne abbiamo buttati via una quindicina, con schemi assurdi improbabili. Sono i fondamentali. Certo, con una vittoria così passano in secondo piano, però… – 7

p.s. Esilaranti, come al solito, i commenti post partita. Bacconi dice che la partita è incommentabile perché viziata dal rigore ed espulsione dopo pochi minuti. Stramaccioni addirittura chiede a Inzaghi se non pensi che la regola del rigore con espulsione da ultimo uomo non sia da cambiare perché penalizza le partite. E sì: cancelliamo pure il fuorigioco, i 6 arbitri in campo e pure i tre punti per ogni gol, cambiamo pure la palla, mettiamoci a giocare con una palla di cartone.

p.s.1 Ilariona, continua così: vogliamo sempre il tuo pronostico #tidevistare
Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia

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