Il presidente della Figc: “La dead-line per chiudere il campionato è il 30 giugno, eventualmente vediamo se sforare oltre il 30″
“Cercheremo di arrivare alla fine di questo campionato perché è più giusto e corretto dare una definizione ai tanti investimenti e sacrifici delle nostre società. C’è la discriminante legata all’Europeo, per il quale gli investimenti e le aspettative sono molto alte. Martedì affronteremo questo tema: il principio primario è la tutela della salute. L’Italia è in questo momento due settimane più avanti, gli altri probabilmente non hanno ancora l’esatta dimensione delle cose. Proporremo alla Uefa di soprassedere alla disputa dell’Europeo.
L’auspicio è quello di arrivare al 30 giugno, senza dimenticare che oltre alla Serie A ci sono altri campionati che devono avere la loro definizione. Dobbiamo inserire anche la Champions e l’Europa League. La dead-line è il 30 giugno, eventualmente vediamo se sforare oltre il 30. Le squadre devono allenarsi? Se il campionato dovesse riprendere a inizio maggio io lascerei perdere la questione allenamenti, per il momento. Lasciamo stare ragazzi a casa, devono recuperare energie fisiche e mentali”.